Genova. La direzione primo tronco di Autostrade ha deciso di vietare, da ieri – ma una circolare informale era arrivata già il 3 luglio scorso – il transito dei trasporti eccezionali su alcuni tratti della autostrada A26, praticamente l’unica autostrada percorribile per i mezzi superiori alle 44 tonnellate complessive. Molte le categorie penalizzate da questa decisione, motivata genericamente con la necessità di lavori di manutenzione su alcuni viadotti: gli autotrasportatori, i clienti degli autotrasportatori – molte aziende produttrici di tutto il Nord Ovest – e gli operatori del porto di Genova.
Il divieto è scattato con decisione unilaterale nonostante fosse in atto un tavolo tra Autostrade, la prefettura di Alessandria e le associazioni di categoria dell’autotrasporto. Quello che viene richiesto è che Aspi preveda un percorso alternativo, come dovrebbe fare obbligatoriamente in base al contratto di concessione e, inoltre, che fornisca indicazioni precise sulla durata della chiusura.
Dove. Le chiusure sono infatti a tempo indeterminato e riguardano un tratto della A26 tra Masone e Ovada e sempre della A26 tra Alessandria Sud e l’allacciamento con la A7. Inoltre anche un tratto di A10, tra Celle e l’allacciamento con la A6. Solo per il tratto della A26 fra Ovada e Masone in direzione sud è prevista una deroga di 4 ore nella notte fra sabato e domenica.
“Da ieri Società Autostrade ha di fatto messo al bando i trasporti eccezionali e quindi il transito di tutti i carichi indispensabili, ad esempio per il settore dell’impiantistica, sul primo tronco Genova, di fatto paralizzando l’attività dei terminal portuali liguri in questo settore di importanza strategica”, si legge in una nota di Trasportounito.
“Trovo gravissimo questo provvedimento perché significa non movimentare più dal porto di Genova i carichi eccezionali – dice Giampaolo Botta, presidente Spediporto – Si taglia fuori il più importante porto italiano del nord ovest dal project cargo senza preavvisi”.
La decisione preclude in modo totale la possibilità di movimentare da e per il porto di Genova, nonché sulla direttrice ovest da e per il porto di Vado e anche verso La Spezia, cargo project, ovvero carichi di vitale importanza per l’intero tessuto economico del paese e per i porti liguri.
Spediporto e Trasportounito in giornata hanno scritto una lettera congiunta, per denunciare il problema, ad Autostrade, ma anche a Comune, Regione, al Commissario straordinario per la ricostruzione del ponte di Genova e all’Autorità portuale.
Già nel novembre scorso si erano verificate chiusure per i trasporti eccezionali per lavori di manutenzione e controllo su alcune strutture tra cui il viadotto Pecetti.
Questa la nota pubblicata in serata dalla Direzione di Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia.
“Nelle attività di manutenzione della rete ligure, la Direzione di Tronco di Genova ha attivato temporanee misure di limitazione al traffico pesante per l’installazione o la presenza di alcuni cantieri. Si sta lavorando per chiudere rapidamente gli interventi che possono prevedere parziali limitazioni dei trasporti eccezionali. E’ quanto è stato fatto già negli ultimi mesi, con limitazioni similari per l’esecuzione di cinque cantieri installati e rapidamente terminati. Sulla rete ligure, come sul resto della rete autostradale nazionale gestita da Aspi sono in corso gli interventi nelle Gallerie nell’ambito del piano di interventi obbligatori (previsti ai sensi del D.lgs 264/06) – finalizzati al potenziamento degli impianti delle gallerie di lunghezza superiore ai 500 mt – che prevedono in alcuni casi la chiusura notturna al traffico di alcuni tratti autostradali. La Direzione di tronco di Genova di Aspi è in costante contatto con le istituzioni competenti ed è a disposizione per fornire tutte le informazioni necessarie per la gestione del traffico sulla rete di competenza“.