Genova. Anche in Liguria, come nella gran parte dei comuni italiani, mancano i segretari. A segnalarlo, il presidente di Anci Liguria Marco Bucci e il direttore Pierluigi Vinai, in due lettere indirizzate rispettivamente al presidente nazionale dell’Anci Antonio Decaro e al segretario generale Veronica Nicotra.
Da qui a fine 2019 si potrebbe rischiare la paralisi amministrativa: alla fine dell’anno resteranno circa 60 segretari per un fabbisogno di 238 autonomie locali (234 comuni + 4 aree vaste). La conformazione della regione, poi, non aiuta, poiché è composta per l’80% da piccoli e piccolissimi comuni, a cui devono essere aggiunte le difficoltà di viabilità nell’entroterra e le scarse possibilità di sviluppare convenzioni omogenee. Sta per essere indetto un corso-concorso a livello nazionale per meno di 300 unità, di cui probabilmente 5/6 assegnabili alla Liguria e con la prospettiva di entrare in servizio non prima del 2020 avanzato.
“Con le prefetture liguri abbiamo fatto tutto il lavoro possibile, in particolar modo con quella di Genova, che si è fatta carico di segnalare e sollecitare il ministero dell’Interno sul problema della grave carenza – afferma il direttore di ANCI Liguria Pierluigi Vinai – Purtroppo questo è un argomento che ci perseguita da anni e, nonostante la professionalità e lo spirito di collaborazione dimostrato dai segretari, la situazione va sempre peggiorando. In presenza di pensionamenti, incrementati dalla quota 100, e in assenza di un concorso adeguato, non siamo in grado di dare risposte. Non si capisce perché davanti a migliaia assunzioni e concorsi banditi in questi ultimi tempi in Italia, non ci sia spazio per quella che è una reale necessità per gli enti, soprattutto per i piccoli comuni”.
L’Associazione dei Comuni e le Province italiane hanno chiesto un incontro urgente al sottosegretario al ministero dell’Interno Carlo Sibilia per affrontare e risolvere il problema. Tra le proposte, il superamento del corso-concorso come unica possibilità di reclutamento e definizione di procedure selettive più snelle, che consentano una più rapida immissione in servizio dei nuovi segretari comunali, e l’individuazione di figure qualificate, interne alle amministrazioni, per garantire la reggenza delle sedi vacanti.