Genova. Giacomo Giambelluca, il patron della mostra sulle memorabilia del cinema in piazza Banchi, forse la prenderà sul personale ma gli organizzatori – le associazioni Riprendiamoci Genova e Che l’inse – ci tengono a specificare che non è così.
Però domani, sabato 8 giugno, metteranno in atto il loro presidio, dalle 12 alle 13, per dire “Basta Mostri!”. “Non si può tollerare una fruizione privata e continuata dei beni pubblici, né la mancanza di valorizzazione del patrimonio storico e architettonico”.
La manifestazione di domani è contro la mostra Cinepassioni, che con giganteschi cartelloni e riproduzioni di personaggi di fantasia, attira sicuramente l’occhio del turista ma, diciamolo, nulla c’entra con l’architettura del quartiere e la sua storia.
Ma soprattutto è una questione di principio: “La Loggia dei banchi, bene pubblico, deve tornare a essere tale”. Dal 13 aprile 2017 la mostra privata occupa l’area. Sarebbe dovuta finire dopo 3 mesi invece è stata prorogata di volta in volta fino a gennaio 2020, “col rischio di diventare permanente, privando Genova di uno spazio pubblico e degradandone la funzione sociale e culturale”.
Eppure nelle strategie del Comune la Loggia de’ Banchi avrebbe potuto diventare una sorta di vetrina per performance artistiche, per esempio da parte degli studenti del conservatorio Niccolò Paganini o dell’Accademia ligustica di belle arti. Prima che arrivasse Cinepassioni, con i suoi cartelli che vietano di scattare fotografie, era una location assegnata a rotazione a chi ne faceva richiesta, sulla base di progetti con alti parametri.