La stima dei danni

Ponte Morandi, per Coop Liguria danno da mezzo milione di euro

aquilone ipercoop
Foto d'archivio

Genova. È di almeno mezzo milione di euro il danno che Coop Liguria ha avuto dal crollo di Ponte Morandi. A spiegarlo Roberto Pittalis, vice presidente di Coop Liguria che, in occasione della presentazione del bilancio, approvato ieri dall’assemblea dei soci, ha tracciato il quadro della situazione dopo la tragedia.

La zona dell’alta Val Polcevera, infatti, è la sede del più grande insediamento di Coop Liguria a Genova, l’ipercoop L’Aquilone sul quale ci sono state forti ripercussioni, così come nelle strutture di vendita di minori dimensioni.

“Abbiamo avuto un forte aumento dei costi per lo spostamento delle merci – spiega – ma abbiamo dovuto fronteggiare anche le difficoltà delle persone che operano nelle strutture commerciali e che si sono dovute organizzare in modo diverso. A questo si aggiungono i flussi di traffico che sono variati procurando una forte difficoltà per chi vuole raggiungere la zona dell’alta Valpolcevera”.

La situazione, a 10 mesi dalla tragedia, rimane complessa, anche se le iniziative messe in atto dall’amministrazione, che ha creato una viabilità alternativa, sono riuscite  ovunque ad attenuare i disagi. “Il problema vero, però – continua Pittalis – è quello della ricostruzione rapida del ponte. Solo quest’opera, infatti, potrà portare non solo a un miglioramento della viabilità in val polcevera ma anche a una percezione migliore da parte dei cittadini”.

Anche perché il danno è stato limitato grazie anche alla forte risposta arrivata dal personale, che ha reagito con abnegazione, “Abbiamo avuto una grande risposta da parte di tutto il personale dei punti vendita interessati più direttamente dal crollo – prosegue – ma anche da quelli che lo erano solo marginalmente. E poi abbiamo avuto anche una forte disponibilità anche verso le altre imprese, quelle che collaborano con noi, nel cercare dal punto di vista logistico, di di favorire lo spostamento degli orari dei camion nei momenti a bassa frequentazione per permettere agli autisti di fare in maniera migliore il lavoro”.

“L’impegno – conclude Pittalis – c’è stato da parte di tutto il personale che, con grande flessibilità, ha permesso di sopperire a tutte difficoltà dovute agli spostamenti nei cambi turno, dovuti al blocco del traffico che, nei primi momenti ha dato qualche difficoltà”.

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