Genova. “Stupisce sentir parlare di lungaggini in riferimento ai procedimenti autorizzativi per quanto riguarda la demolizione e rimozione delle macerie del ponte di Genova”.
Lo afferma in una nota il ministero dell’Ambiente rispondendo al ministro dell’Interno Matteo Salvini che aveva dichiarato “pare che dal ministero dell’Ambiente ci siano lungaggini o ritardi per il recupero calcinacci”.
Il ministro dell’ambiente ricorda che “Proprio per velocizzare è stata predisposta una valutazione di impatto ambientale accelerata che ha portato da circa 6-9 mesi a 30 giorni il periodo del rilascio. Uno staff sta dialogando con le istituzioni locali e lavorando in sinergia per coniugare la velocità del processo di demolizione e ricostruzione con la massima tutela ambientale. Nel momento in cui nelle macerie è stato trovato amianto è stato necessario chiedere un parere a Ispra e predisporre il percorso più sicuro per operai e cittadini”. Immediata la risposta di Salvini: “Se la presenza di amianto è sotto soglia il problema non si pone”.
Intanto emergono i primi dettagli del piano di demolizione che prevedono tre fasce di rispetto, oltre temila persone evacuate temporaneamente (3170), otto punti di accoglienza. Sono questi i numeri chiave del piano di evacuazione predisposto dalla struttura commissariale in occasione della demolizione con esplosivo delle pile 10 e 11 di ponte Morandi, che per adesso resta ancora confermata al 24 giugno. A renderle note è stata la struttura commissariale, che ha diffuso il piano sul proprio sito rispondendo anche alle domande più comuni dei cittadini.
Le fasce di rispetto
La struttura commissariale ha individuato tre fasce di rispetto che permetteranno,lo svolgimento in piena sicurezza delle operazioni.
La prima fascia, che riguarda le abitazioni nel raggio di 250 metri prevede la totale evacuazione della popolazione il giorno dell’esplosivo.
La seconda fascia è contenuta entro i 300 metri e rappresenta un’estensione a scopo cautelativo della zona soggetta a evacuazione con allontanamento di ogni tipo di veicolo dalle 7 alle 22, o comunque fino cessate esigenze.
LA terza fascia è compresa tra i 300 ed i 400 metri e prevede il divieto di transito e stazionamento all’aperto per la popolazione, dalle 9 alle 15.
I nuclei familiari dovranno portare con se anche i diversi animali di compagnia che di conseguenza non potranno restare in casa
Ecco le modalità per l’evacuazione temporanea
Le persone over 75, quelle segnalate dall’Asl, quelle segnalate dagli assistenti sociali, particolari invalidità temporanee, donne incinta dal terzo mese di gravidanza o con gravidanze a rischio, saranno ospitati presso strutture alberghiere già dal giorno prima della demolizione fino al giorno dopo della demolizione.
Saranno allestiti otto punti di accoglienza al coperto e un sistema di trasporto messo a punto da Amt. Nei diversi ritrovi saranno forniti i pasti attraverso due modalità: o con pasti veicolati presso i punti di accoglienza o in alternativa con tiket da utilizzare presso ristoranti e bar convenzionati.
Parcheggi auto dei residenti
In queste ore si sta predisponendo un’area parcheggio (presso Ikea) con navette di Amt che porteranno le persone ai centri di accoglienza a cui saranno assegnati. E’ in fase di realizzazione anche il piano globale di mobilità che sarà presto reso pubblico
Porta a porta e info point
Da ieri è cominciata la distribuzione di un questionario “porta a porta” effettuato da agenti di polizia locale e protezione civile, per raccogliere tutte le esigenze dei nuclei familiari e per dare informazioni.
Da lunedi 17, inoltre, verranno allestiti appositi punti di informazione in via Fillak alta, via Capello e via del Campasso, con orario 8 -19, per rispondere alle domande dei cittadini.
Martedì 18 giugno, infine, sono previsti due incontri pubblici per spiegare, informare e rispondere alle domande dei cittadini. Un doppio incontro a cui parteciperà anche il commissario Bucci: la prima si svolgerà alle 18.30 nel chiostro di San Bartolomeo di Certosa, la seconda alle 20.30 al centro civico Buranello di Sampierdarena.