Lavagna. Oltre 120 anni di carcere complessivi. Questa la richiesta della procura di Genova per gli imputati nel processo sui conto di Lavagna. Oggi, venerdì 7 giugno, la sentenza.
Il processo nasce dall’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta a Lavagna. Le richieste più pesanti quelle per coloro che vengono accusati di essere esponenti locali della criminalità organizzata: 20 anni per Francesco Antonio Rodà e Paolo Nucera, 9 per Paolo Paltrinieri.
Anche politici, secondo l’accusa dei pm, avrebbero favorito la ‘ndrangheta: sono stati chiesti 4 anni e 6 mesi per l’ex sindaco Pino Sanguineti, 3 anni per Gabriella Mondello, 2 anni e 4 mesi per l’ex vicesindaco Luigi Barbieri, 3 anni e 2 mesi per l’ex consigliere comunale Massimo Talerico. Il 27 maggio Lavagna è tornata ad avere un sindaco dopo 3 anni di commissariamento.
Ieri, intanto, beni per 3 milioni sono stati confiscati dalla squadra mobile a Francesco Antonio Rodà e Paolo Paltrinieri. Si tratta di 3 immobili commerciali a Lavagna e a Sestri Levante; 5 appartamenti di cui uno nel centro di Milano, tre a Lavagna e uno nella Baia del silenzio di Sestri Levante; 2 box a Milano e a Lavagna; 2 magazzini a Sestri Levante.
E ancora un’impresa della ristorazione a Sestri Levante, una società di videolottery e una partecipazione in una società di scommesse a Lavagna, 5 auto, una ventina di rapporti bancari.