Genova. Ora il bando c’è e nei prossimi giorni sarà pubblicato sui principali quotidiani. Per il futuro della ex Mira Lanza, complesso di 40 mila metri quadrati in totale abbandono da trent’anni nel cuore della Valpolcevera, si attende solo un pretendente.
La notizia è che oltre ad alcuni privati, a mettersi in corsa per fare un’offerta alla proprietà dell’area (si tratta di un fondo lussemburghese) ci sarebbe anche lo stesso Comune di Genova. “Siamo interessati perché l’ex Mira Lanza potrebbe essere una soluzione logistica importante per tante aziende cittadine, anche quelle che hanno dovuto lasciare gli spazi sotto il ponte crollato”. A dirlo è l’assessore allo Sviluppo economico Giancarlo Vinacci, convinto che – questa volta – la rinascita possa andare a buon fine.
Per arrivare a trasformare l’ex Mira Lanza in un polo dell’artigianato e dell’impresa sarà necessario un dialogo con la Regione in modo da poter modificare la destinazione d’uso. Il Comune esclude di voler realizzare nel complesso residenze o attività commerciali.
Costruita nel 1873, l’ex fabbrica di saponi che negli anni del boom economico erano pubblicizzati con il pulcino Calimero, è di proprietà di un fondo lussembughese in via di liquidazione. Il liquidatore ha incontrato, a Genova,
Le ultime stime sul costo dell’area, risalenti a un paio di anni fa, parlavano di 24 milioni di euro, oltre alle necessarie bonifiche. L’idea di un polo produttivo, lungo il Polcevera, ma a nord del futuro viadotto potrebbe andare incontro agli auspici del sindaco Bucci che in passato aveva spinto per una fetta consistente di produttivo per il parco urbano del “sottoponte”. Si tratterebbe di traslar la soluzione di un paio di chilometri a nord.