Genova antifascista

I leader della destra a “testa in giù” e applausi alla capitana Carola: il corteo del 30 Giugno sfila per le vie del centro fotogallery

Corteo pacifico fino a De Ferrari. Scritte su negozio Benetton “assassini”, rotta una vetrina di unicredit

Genova.  Una decina di manichini fatti con palloncini infilati nelle tute bianche con le foto di Salvini, Meloni, Iannone, Adinolfi e di tutti i capi della destra, a testa in giù, accompagnati dall’accensione di molti fumogeni ha dato il via al corteo, organizzato da Genova Antifascista, per ricordare la rivolta della città  contro il congresso nazionale che l’Msi aveva organizzato nel capoluogo ligure, medaglia d’oro per la resistenza, il 30 giugno 1960.

In piazza un migliaio di militanti che, partiti da piazza Alimonda hanno sfilato   per le vie del centro fino a raggiungere via XX Settembre e piazza De Ferrari. “Un 30 Giugno 2019 Per un antifascismo di lotta, di classe, di massa, ripeondiamo gli Insegnamenti del 30 Giugno 1960” era scritto nella pagina Facebook di Genova Antifascista che invitava alla mobilitazione.

Alla manifestazione anche il papà di Lorenzo Orsetti, il giovane volontario ucciso in combattimento dall’Isis, In Siria, mentre mentre militava come volontario a fianco delle milizie curde in Siria.  il padre di Lorenzo è stato uno degli interventi che si sono succeduti prima della manifestazione. Questo è il 30 giugno di chi lotta e non di chi si limita a commemorare – hanno spiegato dal megafono con accennata polemica con la Cgil e l’Anpi che a differenza dello scorso anno non sono scesi in piazza – è il 30 giugno di chi sta con i portuali e il Calp che ferma le navi delle armi, è il 30 giugno di chi pratica la resistenza che è l’unica forma di accoglienza,
Questo il 30 giugno di chi sta con tutti gli sfruttati e gli oppressi“.
Applausi e scritte sull’asfalto dedicate alla capitana della Sea Watch Carola Rackete.

Nessun momento di tensione al corteo, che è sfilato pacificamente inframmezzato da diversi interventi politici. In coda alla manifestazione, tuttavia un gruppo ha danneggiato le scritte del negozio Benetton do corso Buenos Ayres e rotto una vetrina della filiale Unicredit.

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