Botta e risposta

Cinepassioni della “discordia”, il presidio in piazza Banchi: “Loggia libera”. Il proprietario: “Non si può non amare il cinema”

La mostra sta lì dal 13 aprile 2017. Giambelluca: "Nessun problema se ci spostano, ma lo abbiamo deciso noi di stare qui"

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Genova. Non un presidio contro la mostra Cinepassioni e il suo storico gestore bensì la richiesta alle istituzioni di trovare un altro spazio per la mostra sul cinema e di “liberare” la Loggia della Mercanzia di piazza Banchi facendola tornare uno spazio usufruibile da tutti.

Ci tengono a precisarlo gli organizzatori del presidio di questa mattina in piazza Banchi, vale a dire le associazioni Riprendiamoci Genova e Che l’Inse a cui ha partecipato qualche decina di cittadini. “Si tratta di un presidio che nasce dalle richieste di alcuni abitanti – spiega Camilla Ponzano di Riprendiamoci Genova – visto che Cinepassioni ha impianti sonori che per quanto dal basso sembrino a basso volume le onde sonore invece si propagano nei vicoli e vanno a disturbare i residenti del quartiere”.

Ma il problema di fondo resta la gestione dello spazio pubblico: “Noi crediamo che la Loggia dei Banchi meriti una riflessione un po’ più profonda perché è un pezzo importante del patrimonio storico culturale di Genova. Cinepassioni doveva essere una mostra temporanea con contenuti assolutamente condivisibili, ma appunto doveva essere temporanea perché questa Loggia da sempre ospita mostre temporanea e dà la possibilità a molti di esporre i propri contenuti”.

“Non siamo contro il gestore della mostra e la mostra stessa – ripetono – che a nostro avviso dovrebbe avere una collocazione in uno spazio adeguato e fisso, però riteniamo che questa Loggia dovrebbe essere trattata con il giusto rispetto e valorizzata per quello che è”.

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A pochi metri di distanza Giacomo Giambelluca, storico proprietario di Videociak e oggi ideatore della mostra incriminata, si schernisce. Guarda i “presidienti” spalleggiato da un gruppo di amici che lo sostiene (“Questo è il biglietto da visita della città” dicono fieri) non vuole parlare né farsi fotografare, poi però spiega: “A noi se ci mandano da un’altra parte va benissimo, non vogliamo stare qui per forza visto che i visitatori non mancano ed escono sempre tutti contenti come potete vedere dalle firme sul libro, ma mettersi contro il cinema mi pare un’assurdità perché tutti amano il cinema”. Sulla collocazione è il primo a dire: “Ci avevano dato una concessione per tre mesi, poi ci hanno lasciato qui in attesa di trovare un utilizzo alternativo per la Loggia. Ora pare che l’abbiamo trovato per cui ci sposteremo”

Dal 13 aprile 2017 la mostra privata occupa l’area. Sarebbe dovuta finire dopo 3 mesi invece è stata prorogata dal Comune di Genova di volta in volta fino a gennaio 2020.

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