Genova. Mercoledì 8 maggio, alle ore 16, presso il Salone dei Congressi (via Volta 8, primo piano) tre musicisti metteranno il loro talento al servizio del sociale. Il Galliera si trasformerà in un palco speciale dove a giudicare le performance degli artisti emergenti saranno gli stessi pazienti dell’ospedale.
Si tratta di un progetto della onlus Officine Buone, nato come un’iniziativa di volontariato che si trasforma in una delle novità musicali più rilevanti in Italia per numero di artisti coinvolti e diffusione capillare in piccole e grandi città.
“Data dopo data ci siamo accorti che Special Stage stava diventando qualcosa di serio e importante – racconta Ugo Vivone, fondatore di Officine Buone – negli ultimi 3 anni il coinvolgimento di oltre sessanta nomi della scena musicale italiana (senza distinzioni tra indie e mainstream) e la moltiplicazione del numero delle sedi ci ha fatto capire che il progetto era ormai uscito da una dimensione puramente “sociale” ed era pronto per essere una rivoluzione musicale”.
Tutto nasce da un palco speciale installato nell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano nel 2008, non in un classico auditorium, ma proprio all’interno di un reparto del settimo piano. Una prima data-laboratorio con Niccolò Fabi come guest di apertura e poi tanti esperimenti per arrivare all’idea di una sorta di contest musicale permanente che porti la musica a chi vive un momento di sofferenza e disagio negli ospedali e le strutture di cura.
Nasce Special Stage nella sua veste attuale 5 anni fa, anche qui con una madrina di apertura straordinaria come Malika Ayane, e il progetto cambia passo. Da tutta Italia arrivano proposte di collaborazione, a Milano si arriva in oltre 10 ospedali, poi 4 ospedali di Roma e ancora Torino, Venezia, Reggio Emilia, Catanzaro, Iglesias, Lecce, Londra.
Da mercoledì 8 maggio 2019 anche Genova con l’E.O. Ospedale Galliera aderisce a questa iniziativa. “I musicisti sono lì semplicemente per suonare – precisa Giulio Mantella, coordinatore di Special Stage – e questo credo sia il segreto che rende Special Stageun progetto apprezzato dai pazienti, il fatto che si considera chi vive in ospedale una persona semplicemente normale e quindi attratto dalla musica di qualità e dal vero talento”.
Una grande novità musicale che ci presenta il futuro dopo il talent e permette una nuova strada a chi vuole emergere nel mondo della musica con una grande differenza: a Special Stage chi perde ha comunque vinto, perché la musica gli ha dato occasione di crescita umana.