Genova. Terapia, inclusione, accoglienza, prevenzione: si divide in quattro aree di intervento il lavoro del Ceis, Centro di solidarietà di Genova, attraverso 6 sedi in Liguria, 850 posti a letto a disposizione e il lavoro quotidiano di tanti operatori qualificati. In tutto 2022 persone, tra adulti, giovani e giovanissimi, sono stati seguiti in base al bilancio sociale 2018 della rete sociale.
Alla presentazione del bilancio sociale il presidente del Ceis Enrico Costa, il responsabile terapeutico del Ceis Giovanni Lizzio, psicologi, il vescovo ausiliare Nicolo’ Anselmi, l’assessore comunale alle Pari opportunità Arianna Viscogliosi, la vicepresidente della Regione Sonia Viale e il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi.
Preoccupano i dati delle patologie legate alle dipendenze, da alcol, stupefacenti, gioco d’azzardo, che continuano ad aumentare. Delle 2022 persone seguite per quanto riguarda gli adulti, 236 hanno problemi di dipendenza, 653 appartengono alle fasce deboli, 456 sono richiedenti asilo e 84 soffrono di problemi di dipendenza e sono senza dimora.
Tra i giovani seguiti 124 disturbi per uso di sostanze, 3 appartengono all’area penale, 201 sono migranti non accolti o richiedenti asilo e 202 studenti con difficoltà. Secondo il procuratore Cozzi esiste a Genova: “L’opportunità di fare una seria riflessione sull’istituzione di una comunità terapeutica assistenziale per adolescenti con problemi di dipendenze – afferma – che oggi non c’è, ce n’è bisogno perché sono sempre di più i minori che ricorrono a cure mediche e pronti soccorso per episodi connessi con uso di sostanze stupefacenti o alcol”.
Appello raccolto e girato alle istituzioni dal presidente del Ceis Costa: “Chiediamo a istituzioni e privati di aiutarci a aprirla, da tempo chiediamo un intervento mirato per adolescenti, ed è giunto il momento di agire”. “Per combattere le dipendenze dobbiamo offrire ai nostri giovani l’opportunità di poter fare qualcosa di meglio, di vincere il vuoto, di sconfiggere la noia, è compito di tutti far sentire importanti i giovani, perché lo sono”, dice Anselmi.
“I risparmi del sistema sanitario ligure vengono reinvestiti nel sociale – afferma Sonia Viale – il Ceis ha un patrimonio di conoscenze dei bisogni sui cui vogliamo investire. Il fatto che in Liguria non ci sia un centro per i giovani con dipendenze è un vuoto da colmare”. L’assessore comunale Viscogliosi evidenzia “l’importanza dell’attività del Ceis che deve essere fondamentale anche per gli anni futuri”.