Rapallo. L’Ekipe Orizzonte Catania si appunta la seconda stella: batte la SIS Roma 6-3 e vince il ventesimo scudetto della sua storia riconquistando il titolo dopo otto anni.
La finale del trentacinquesimo campionato femminile si è giocata alla piscina Plaia di Catania gremita da oltre 1.400 persone. La vittoria arriva grazie al break risolutivo piazzato tra il terzo e quarto periodo, quando la Roma aveva già rimontato due reti (3-3): Marletta in superiorità, Bianconi (palomba) e Ioannou (doppietta) decidono il match scudetto. La SIS Roma, vincitrice della Coppa Italia, deve recriminare soprattutto per il deficitario apporto in superiorità numerica: 0 su 8 contro 3 su 9. Per le etnee è il secondo trofeo stagionale dopo la Coppa Len.
Al terzo posto della final six UnipolSai si piazzano le campionesse uscenti della Plebiscito Padova che hanno battuto il Rapallo per 11 a 4.
Entrambe le squadre sfruttano la prime superiorità numeriche: apre Emmolo dopo 71 secondi, pareggia Millo, sorpassa Queirolo e allunga Ranalli nei due minuti successivi. Il Rapallo potrebbe tornare subito in scia, ma Teani para un rigore a Emmolo e successivamente la difesa stoppa un’inferiorità numerica. Il tempo si chiude con una superiorità per parte non trasformata e Padova sul 3-1. Nel frattempo il tecnico Antonucci viene ammonito per proteste.
In apertura di secondo parziale la Plebiscito potrebbe allungare, produce molto ma sbaglia altrettanto; così Zimmerman dal perimetro (3-2) e Cocchiere dal centro (4-3) tengono in scia il Rapallo che fallisce tre volte in superiorità numerica il possibile aggancio dopo essere stato respinto sul meno 2 da Queirolo in entrata (4-2). Prima del cambio campo viene ammonito pure il tecnico Posterivo.
Dopo 51 secondi dalla ripresa l’australiana Armit si sgancia al centro e, servita da Barzon, schiaccia il 5-3. Le liguri potrebbero replicare, invece si trovano sotto di 5: Teani schiaffeggia un tap-in sottomisura e poi salva dal perimetro due inferiorità; successivamente Dario realizza dal perimetro, con un piazzato allo scadere dei trenta secondi a 3’50”, Queirolo trasforma due superiorità numerica a 4’52” e 6’16”, Savioli segna a 6’52” il 9-3.
Nel quarto tempo Marcialis riporta in gol Rapallo dopo 12 minuti (9-4), poi Ranalli e la statunitense Grab arrotondano il punteggio (11-4).
“Chiudiamo la final six ai piedi del podio ma forti di avercela messa tutta nonostante gli ostacoli (su tutti, gli infortuni) che si sono messi sulla nostra strada in questi tre giorni e consapevoli di aver disputato un ottimo campionato. Ripartiamo da qui: da questi sorrisi che ci danno già la carica per la prossima stagione!” scrive la società gialloblù sulla propria pagina Facebook.
Il tabellino:
Plebiscito Padova – Rapallo Pallanuoto 11-4
(Parziali: 3-1, 1-2, 5-0, 2-1)
Plebiscito Padova: Teani, Barzon, Savioli 1, Gottardo, Queirolo 4, Casson, Millo 1, Dario 1, Grab 1, Ranalli 2, Meggiato, Armit 1, Giacon. All. Posterivo.
Rapallo Pallanuoto: Lavi, Zanetta, Viacava, Avegno, Marcialis 1, Gagliardi, Cò, D’Amico, Emmolo 1, Zimmerman 1, Genee, Cocchiere 1, Risso. All. Antonucci.
Arbitri: Nicolosi e Calabrò.
Note. Espulsa con sostituzione Gottardo a 7’35” del terzo tempo. Uscite per limite di falli Genee a 7’35” del terzo tempo, Dario a 28″, Marcialis a 3’12” e Zimmerman a 6’30” del quarto tempo. Superiorità numeriche: Plebiscito Padova 5 su 13, Rapallo 2 su 12 più 1 rigore fallito. Ammoniti per proteste i tecnici Antonucci a 5’13” del primo tempo e Posterivo nell’intervallo tra il secondo e il terzo tempo.