Genova. La procura di Genova aprirà due fascicoli, al momento entrambi contro ignoti, per quanto successo ieri pomeriggio in piazza Corvetto.
Il primo sarà per lesioni aggravate dall’uso dell’arma, cioè il manganello e dalla gravità delle ferite, per il pestaggio del giornalista de ‘La Repubblica’, Stefano Origone, finito sotto i ‘colpi’ del reparto mobile della polizia durante una carica.
Il secondo fascicolo, invece, è per danneggiamento e lancio di oggetti pericolosi per i manifestanti che si sono scontrati con la polizia.
(Video di M. Zinola)
Ad occuparsi dell’identificazione dei manifestanti sará la sezione investigativa della Digos, mentre l’identificazione degli agenti spetterà alla squadra mobile diretta da Marco Calì. Nelle prossime ore la polizia acquisirà la documentazione foto e video e sentirà i testimoni dei fatti. “Non faremo sconti a nessuno nella ricostruzione dei fatti e della veritá storica” ha detto il procuratore aggiunto Francesco Pinto che ha aggiunto che “i tempi del G8 sono lontani”.
La questura di Genova, in una nota stampa, ha annunciato di aver trasmesso tutte le informazioni utili all’Autorità Giudiziaria, “restando a disposizione per soddisfare eventuali deleghe o approfondimenti inerenti qualsiasi aspetto connesso alle vicende che hanno connotato l’evento, in uno spirito di assoluta collaborazione e trasparenza”.
(Foto e video di Nicola Giordanella)
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