Genova. Circa duemilacinquecento persone hanno partecipato questa mattina al corteo del primo maggio internazionalista indetto come ogni anno dai circoli operai di Lotta Comunista.
E a chi pensa che un corteo comunista con con coccarde e bandiere rosse rigorosamente accompagnato dalla banda musicale possa essere un po’ anacronistico arriva immediata la replica:
“Questa è una giornata di lotta internazionale di tutti i lavoratori per la solidarietà, l’unita e l’indipendenza di tutti i proletari – spiega Piero Ferrazza, funzionario del partito – e nella situazione attuale direi che il primo maggio internazionalista è quanto di più attuale si possa immaginare sulla scena politica soprattutto vista la necessità impellente di accoglienza e integrazione di tutti gli immigrati e di tutti i proletari in un contesto dove vengono alimentate paure e rigurgiti xenofobi”.
Per Lotta comunista invece “è una necessità inderogabile riaffermare l’unità dei lavoratori contro tutte le divisioni e contro tutti i nazionalismi al di là del colore della pelle, della lingua e della religione”. Il corteo, partito da piazza Raibetta, ha attraversato le vie del centro per concludersi con un comizio al parco dell’Acquasola.
Tra i partecipanti tanti sindacalisti e delegati delle principali fabbriche genovesi, da Armando Palombo dell’Ilva al console della Culmv Antonio Benvenuti al segretario della Fiom Bruno Manganaro e molti lavoratori stranieri.