Genova. Sarà probabilmente la pila 11 di ponte Morandi la prima della parte est a essere demolita se, come sembra ormai orientata la struttura commissariale, si procederà con la soluzione dell’esplosivo. “Se faremo due esplosioni si partirà dalla pila 11, alla fine di maggio, perché sotto la 10 ci sono i palazzi da demolire, se invece procederemo con un’unica esplosione bisognerà far slittare un po’ i tempi, ad ogni modo la decisione definitiva non è ancora stata presa”. Lo ha spiegato il sindaco di Genova, oggi, dopo aver visionato il progetto legato all’intervento presentato dall’ati dei demolitori.
“Il progetto ha senso ed è fatto bene – dice il sindaco-commissario – i numeri ci dicono molto chiaramente che la soluzione con esplosivo è vantaggiosa in termini di rischi ambientali e di rischi per le persone che lavorano rispetto alla demolizione senza esplosivo”. Le aziende stanno concludendo l’elaborazione del progetto.
“Lunedì pomeriggio avremo una nuova riunione con gli altri enti coinvolti, con Asl e Arpal – continua Bucci – e cominceremo a vedere se siamo tutti d’accordo e quali saranno le eventuali variazioni al progetto per capire come la situazione possa essere gestibile, in accordo con la legge in materia e con il minor rischio possibile sia per la popolazione sia per gli operatori, è lo stesso processo di valutazione che è stato seguito per la parte ovest del cantiere“.
Per le analisi sulla presenza di fibre di amianto il commissario racconta che “è stato fatto uno studio molto accurato con le migliori aziende e i massimi esperti del settore”. Lunedì o martedì ci sarà un incontro con Massimo D’Angelo, uno dei tecnici più noti in Italia anche per essersi occupato del caso eternit a Casale Monferrato.
Bucci sottolinea che “nessuna decisione è stata presa” e che egli avvallerà una “decisione di team” ma la anche i tempi sembrano essere ormai definiti. “La settimana prossima capiremo se procedere con una o due esplosioni, per la prima demolizione ci orientiamo per la fine di maggio e per la seconda intorno al 20 giugno, tenendo conto anche della rimozione dei detriti speriamo di dare il nostro arrivederci e grazie ai demolitori intorno a metà luglio”.