Genova. “Proprio in queste ore stiamo rimuovendo tutti gli ultimi ostacoli di protezione alle finestre e questo è un segnale di liberazione della palazzina. Si sta tornando quasi alla normalità”: l’ad di Ansaldo Energia, Giuseppe Zampini, a margine dell’inaugurazione di una mostra racconta il percorso che sta portando l’azienda verso al ripresa a pieno regime dopo i vincoli derivanti dall’avere alcune porzioni dello stabilimento in “zona rossa” a causa della vicinanza con Ponte Morandi.
Per escludere la palazzina 1, che ospita uffici, dalla zona rossa, infatti, era stata chiesta una protezione, con pannelli, sulla facciata sud. “Una volta distrutte le pile 5 e 4 – spiega Luciano Maria Gandini, portavoce di Ansaldo Energia – non rimane più nulla di fronte all’area di Campi 1 e, quindi, questi pannelli non servono più e li stiamo smontando”. Un percorso che, a poco a poco, sta permettendo allo stabilimento di recuperare i propri spazi.
“Con la distruzione delle pile 5 e 4 siano tornati in possesso di tutta l’area sottostante, e quindi la mensa principale, che abbiamo riaperto da ieri, è un centinaio di posti auto. Resta da recuperare ancora la palazzina 12, quella prospiciente te il viadotto ma, stando alle ultime disposizioni, sembrerebbe che saranno abbattute presto le pile 7 e 6 e, una volta finita questa operazione torneremo in possesso anche della palazzina uffici e riprendere la ristrutturazione, sospesa dal 14 agosto, per far tornare i colleghi che sono negli uffici in affitto di Sestri Ponente”.