Genova. La pila 10 di Ponte Morandi, al centro dell’inserzione a tutta pagina, per pubblicizzare prodotti dedicati all’impermeabilizzazione del calcestruzzo. Questa l’inserzione comparsa in questi giorni in una nota rivista dedicata all’edilizia.
In realtà il vero protagonista della foto è quello che non c’è, o meglio, che non c’è più: la parte di ponte crollata per un supposto (e probabile) ammaloramento del calcestruzzo. E lì, grazie a quella ‘presenza’ inconscia, mica tanto, arriva il messaggio pubblicitario: sotto i vostri occhi quello che succede se non si usano questi prodotti.
L’inserzione è della ditta Xypex che vende prodotti per l’impermeabilizzazione dei calcestruzzo, partner della Proind srl, che si occupa di prodotti tecnologici per l’edilizia, con sede a Milano. Lo slogan recita: “Pensiamo al futuro, con esperienza e tecnologia all’avanguardia”, mentre più sotto campeggia la scritta “No Equal”. Beh, senza dubbia un cattivo gusto del genere non ha uguali.
Anche se, lo ricorderete, non è la prima ad aver utilizzato le immagini della tragedia di Genova per fare marketing: le scorse settimane era stata la volta di un birrificio di Bergamo che aveva annunciato le chiusure per i ponti di Pasqua postando la foto del camion Basko a due metri dal baratro.
In questo caso però non è una battuta pessimamente riuscita, ma si tratta di vera è propria pubblicità, pensata e realizzata con il fine di promuoversi, sfruttando la tragedia. E dall’altro lato una rivista, questo caso parliamo di You Trade, riferimento del mondo edile, che probabilmente per quell’inserzione ha preso dei soldi, impaginandola all’interno del numero di marzo.