Vertenza

Piaggio Aero, Benveduti (Regione): “No allo spacchettamento”

Nuova protesta dei lavoratori Piaggio a Villanova

Genova. “Ribadiamo ancora oggi al Mise e alla Difesa la necessità di un progetto di sistema che preservi l’unità aziendale, evitando così spacchettamenti e vendite parziali, che minerebbero il futuro industriale di Piaggio”. È questo il commento dell’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti in vista dell’incontro odierno tra il commissario Vincenzo Nicastro, la Rsu e le organizzazioni sindacali.

“La “call” da parte del Commissario per eventuali manifestazioni d’interesse all’acquisto di rami aziendali ha aumentato la nostra preoccupazione e le nostre perplessità. Siamo certi – continua Benveduti – che la pratica del “fare a fette l’elefante” per poi cucinarlo poco alla volta, non sia la strada più congeniale per il futuro industriale di Piaggio. La perplessità è che, dopo anni e anni di abbandono del comparto, i competenti ministeri (Mise e Difesa) non siano ancora in grado di ipotizzare un percorso di rilancio industriale che comprenda l’azienda in una più generale visione strategica di sviluppo industriale del settore militare in Italia. Comparto che ha ancora oggi una grande rilevanza sia in termini occupazionali e tecnologici che di contributo al Pil”.

All’ordine del giorno del tavolo dell’Unione Industriali di Savona è la cassa integrazione, velocemente anticipata attraverso la finanziaria ligure per lo sviluppo economico Filse. “In attesa dei pagamenti da parte di Inps – aggiunge Benveduti -, il fondo di garanzia regionale coprirà interamente gli anticipi dei 3 mesi di cassa integrazione previsti per tutti i 154 lavoratori a zero ore e per gli altri 50 che hanno due o tre mesi a zero ore”.

“L’auspicio è che da Roma arrivino segnali precisi, che definiscano sul medio-lungo termine un progetto di sistema che racchiuda tutte le aziende del comparto militare. In assenza di una simile programmazione, che chiarisca obiettivi, strategie e finanza, permane un forte timore di doverci presto confrontare con altre crisi analoghe. La Liguria e l’Italia stessa non meritano simile sorte e non possono permettersela. Il vero cambiamento, più che dalle chiacchiere, passa dai fatti e sono fatti che ci attendiamo al più presto” conclude Benveduti.

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