Genova. Un epilogo pazzesco quello tra Genoa e Roma. I rossoblù, a un passo dal baratro e sotto di un gol a 7 minuti dalla fine, trovano la forza di pareggiare con l’uomo che ha sicuramente maggiori prospettive tra i 22 che hanno calcato il prato del Ferraris, quel Romero lanciato da Ivan Juric nel match di andata contro la Juventus, ma mancano clamorosamente il colpo del ko sbagliando un calcio di rigore tirato malamente da Sanabria in pieno recupero. E pensare che la Roma era passata in vantaggio con un gran sinistro al volo di El Shaarawy al minuto 83. Una partita ricchissima di occasioni ed equilibrata, giocata da un Genoa raramente così all’altezza della situazione.
Primo tempo: tante occasioni e Genoa vivace
“Belin come gioca bene l’Atalanta”, due dediche per Orsetta Grandis, la giovane rossoblù morta prematuramente a 25 anni, e unao per il Torino, “Solo il fato li vinse, onore al grante Torino”. Striscioni in una Gradinata Nord piena a metà e vogliosa di incitare la squadra, pur non guidata dalla tifoseria organizzata.
Genoa che parte bene, con Kouamé libero di spaziare a sinistra e i rossoblù che si dispongono alternativamente in un 4-5-1 o 4-4-2 a seconda dei movimenti dell’ivoriano in fase difensiva o offensiva.
Sono diverse le occasioni create dai rossoblù nel primo tempo, che mostrano una discreta vivacità nella manovra, soprattutto grazie a Kouamé. È la Roma però, nelle occasioni da calcio piazzato, ad andare più vicina a rete.
Il Genoa tira in porta o comunque ci prova, andando non distante dal bersaglio grosso, tante volte: subito con Veloso al 4′ su calcio piazzato con palla sull’esterno della rete. Il portoghese, autore di un ottimo primo tempo, ci prova anche dalla distanza al 15′: palla fuori di poco, con Mirante comunque sulla traiettoria. Gli inserimenti di Kouamé fanno male alla Roma, al 17′ l’attaccante prova il destro su suggerimento di Radovanovic, anche in questo caso palla fuori di poco.
Il Genoa soffre sulle palle inattive, è in queste occasioni che i giallorossi (oggi in grigio) vanno vicinissimi al gol: al 19′ è un miracolo di Radu a salvare la porta su stacco di Fazio su corner di Pellegrini. Al 32′ è Dzeko ad alzare la mira ancora su corner. Nel mezzo ben tre tentativi del Genoa: al 20′ un errore sul tiro di Kouamé si trasforma in un assist per Lapadula, che non arriva per un soffio in scivolata. Ancora Lapadula, per lui una partita di grande impegno anche se a volte litiga con il pallone, ci prova dalla distanza, con sfera che si spegne accanto al palo con Mirante battuto (21′). Un minuto dopo è Radovanovic a provarci dalla distanza, su sponda di Lapadula, ma il corpo è arretrato e il tiro sorvola la traversa.
Il Genoa è più continuo, ma manca l’acuto: Lapadula non sfrutta un buco di testa di Manolas su cross di Biraschi, è in fase di discesa dallo stacco e non riesce a girare in porta, con il pallone che sfiora la traversa. È Mirante invece a bloccare sulla spizzata di testa di Lerager su cross di Bessa (36′).
La partita potrebbe cambiare da una parte e dall’altra negli ultimi 6 minuti: prima è Pellegrini a sprecare tutto, con un esterno destro di potenza, solo davanti a Radu che finisce fuori, mentre poco prima del fischio che fa terminare le ostilità nel primo tempo, è Romero ad angolare troppo, a botta sicura, dopo un colpo di testa schiacciato di Kouamé.
Secondo tempo: succede di tutto
Nella ripresa si registra un calo di Kouamé, che nella prima frazione aveva speso molto, mentre Lapadula continua a creare disordinatamente scompiglio, ma è troppo pasticcione.
Zaniolo esalta le doti di Radu al 57′: il portiere ricorre al colpo di reni per deviare in angolo un bel tiro a giro.
Lapadula prima sbaglia tutto al 63′ cercando un improbabile tiro in acrobazia davanti alla porta, poi tenta un tiro al volo con buona coordinazione, ma la palla non scende abbastanza e termina di poco oltre la traversa.
Le squadre si allungano e il ritmo cala. Gli allenatori giocano le proprie carte: dentro Schick per Pellegrini e Kluivert per Zaniolo nella Roma, fuori Lapadula per Pandev nel Genoa.
Tanti i rovesciamenti di fronte, con il Genoa però ingenuamente finisce troppe volte in fuorigioco.
Nel finale succede di tutto: Dzeko prolunga di testa un cross dalla destra ed El Shaarawy porta in vantaggio i suoi con un sinistro al volo che non lascia scampo a Radu. Sembra tutto perduto, ma Romero riporta il risultato in equilibrio al 91′ con un gran colpo di testa su corner di Veloso. Mirante non impeccabile in questo caso. Non è mica finita: Sanabria, entrato a pochi minuti dalla fine, fa e disfa guadagnando un calcio di rigore facendosi travolgere da Mirante e poi sbaglia il 2-1 tirando un rigore centrale su cui il portiere giallorosso non deve impegnarsi neanche troppo. Si muove la classifica, ma, per come si erano messe le cose, l’amarezza è tanta in casa rossoblù.
Genoa-Roma 1-1
Reti: 83′ El Shaarawi; 91′ Romero
Genoa: Radu, Biraschi, Romero, Zukanovic, Criscito, Bessa (92′ Rolon), Lerager (84′ Sanabria), Radovanovic, Veloso, Lapadula (73′ Pandev), Kouamé.
A disposizione: Marchetti, Jandrei, Gunter, Pezzella, Lazovic, Dalmonte, Pereira, Lakicevic, Schafer.
Allenatore: Prandelli
Roma: Mirante, Florenzi (89′ Karsdorp), Manolas, Fazio, Kolarov, Zaniolo (70′ Kluivert), Cristante, Nzonzi, Pellegrini (66′ Schick), El Shaarawi, Dzeko.
A disposizione: Olsen, Fuzato, Juan Jesus, Marcano, Under, Coric, Pastore.
Allenatore: Ranieri
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo
Ammoniti: Rolon (G) Zaniolo, Kluivert (R)
Spettatori: 2.669 paganti, incasso 82.836 euro, 18.004 abbonati, 177.837 euro la quota gara.