Industria

Leonardo, sindacati sul piede di guerra: “Nessuno pensi a spezzatino per l’automation”.

Incontro a fine maggio tra azienda e sindacati

Generica

Genova. I sindacati lanciano l’allarme per Leonardo perché, nell’ordine della riunione che si terrà il 29 maggio, con l’azienda, c’è il tema della riorganizzazione per un comparto fondamentale come quello dell’automation. Si tratta, infatti, di un settore strategico per l’azienda, che ha sviluppato tecnologie innovative nella movimentazione di bagagli e pacchi, e che conta clienti del calibro di Amazon, o di alcuni importanti aeroporti.

Per quello, quindi, i sindacati dei metalmeccanici genovesi lanciano un messaggio ai vertici dell’azienda. “Non abbiamo contezza di uno spezzatino – spiega Stefano Bonazzi, della segreteria genovese di Fiom Cgil – ma ci sono passaggi che ci lasciano, comunque, perplessi. La divisione, infatti, ha numerose commesse ma nell’ordine del giorno si parla di riorganizzazione e noi abbiamo il timore che questa possa essere il prodromo di uno scorporo di quel settore”.

A preoccupare anche la poca comunicazione da parte dell’azienda con i rappresentanti dei lavoratori, ma anche lo spostamento di commesse verso altre sedi. “C’è poca chiarezza sugli investimenti – spiega Marco Longinotti, Fim Cisl – vediamo importanti progetti che prendono la via su Roma e Firenze, soprattutto per in comparto difesa e un po’ di stagnazione sul progetto importante della cyber security”.

Temi su cui si cercherà di fare chiarezza, quindi, nell’incontro di fine maggio anche se dai sindacati la risposta è netta. “Se qualcuno ha in testa di fare degli spezzatini, o cedere comparti come l’automazione – spiega Antonio Apa, segretario della Uilm – sappia che siamo esattamente contrari e non siamo disponibili”.

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