Genova. Le assunzioni in Liguria nel primo trimestre del 2019 sono calate del 12,1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2018. E’ quanto emerge dalla lettura dei dati dell’Osservatorio sul precariato Inps elaborati dall’Ufficio Economico Cgil Liguria.
“Le assunzioni effettuate con contratti di lavoro dipendente in Liguria nel corso dei primi tre mesi dell’anno sono state 43.500 contro le 49.514 dello stesso periodo dell’anno precedente – dice Marco De Silva, responsabile dell’ufficio economico Cgil Liguria – Nonostante un consistente aumento delle assunzioni a tempo indeterminato (+29,3%) e dell’apprendistato (+7,6%), il crollo dei contratti a termine (-17,8%), dei contratti stagionali (-20%) e soprattutto degli avviamenti tramite la somministrazione (-37,7%), hanno prodotto un risultato preoccupante per il mercato del lavoro ligure”.
I dati, precisano dalla Cgil, si riferiscono a contratti di lavoro dipendente e non a posti di lavoro. Inoltre nel calcolo non è compreso il settore pubblico. Secondo il sindacato, il risultato negativo potrebbe trovare conferma nella prima metà di giugno nei dati complessivi dell’occupazione che saranno resi noti dall’Istat.
Sempre sui dati relativi al primo trimestre 2019 da segnalare che le trasformazioni di contratto in rapporti a tempo indeterminato sono in forte aumento: +75% rispetto ai primi tre mesi del 2018.
Federico Vesigna, segretario generale Cgil Liguria, vede nei numeri un campanello d’allarme: “Circa 6 mila contratti in meno sono il sintomo di un rallentamento economico che non può che preoccuparci. Il crollo del ponte Morandi sta producendo pesanti ripercussioni su tutto il tessuto produttivo e le risorse del decreto Genova non saranno sufficienti ad invertire i processi. Ci vuole un diverso modello di sviluppo”.