Genova. “Non sono indagato e da quando sono in politica non rivesto incarichi nella società di famiglia”. Il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia, contattato dall’agenzia di stampa Dire, conferma quanto emerso da fonti della procura nell’ambito dell’indagine per una presunta frode fiscale da parte del gruppo di automotive che porta il suo nome, e da lui fondato.
“Io non sono indagato – assicura il senatore – lo ha confermato anche il pm Francesco Pinto. E’ una questione assolutamente insignificante, già in passato c’erano stati accertamenti risolti nel nulla: in questi tre anni abbiamo fatturato otre 600 milioni e i controlli riguardano 9 milioni. Si tratta di auto vendute a società che dichiarano di poterle esportare fuori Italia e prima di venderle avevamo fatto tutte le verifiche del caso all’Agenzia delle entrate”.
Biasotti non sarebbe dunque oggetto di indagine, al momento, ma tra gli indagati ci sarebbero familiari del parlamentare che ricoprono posizioni di responsabilità nel gruppo.