Buco nero

Ex Mira Lanza, entro l’estate il bando per la vendita. Il fondo australiano resta possibile acquirente

Circa 40 mila metri quadri in Valpolcevera per oltre 20 milioni di euro, il Comune potrebbe favorire i cambi di destinazione d'uso

ex mira lanza teglia

Genova. Entro l’estate sarà pubblicato un bando per la presentazione di manifestazioni di interesse all’acquisto delle aree Ex Mira Lanza, 40 mila metri quadri in totale stato di abbandono dagli anni Novanta, situati nella zona della Valpolcevera, a Genova, a pochi chilometri dalla zona rossa di ponte Morandi. A fornire il timing di quella che potrebbe essere una svolta è stato, durante la seduta di oggi del consiglio comunale, l’assessore allo Sviluppo economico Giancarlo Vinacci rispondendo a un’interrogazione della capogruppo del Pd Cristina Lodi.

Costruita nel 1873, l’ex fabbrica di saponi che negli anni del boom economico erano pubblicizzati con il pulcino Calimero, è di proprietà di un fondo lussembughese in via di liquidazione. Il liquidatore ha incontrato, a Genova, gli emissari di un fondo australiano già protagonista in Europa del recupero di altre aree industriali abbandonate. “Le due parti hanno fatto fare una perizia – spiega Vinacci – presto sarà pubblicato il bando di vendita, e se ci saranno altri interessati oltre agli australiani, ben venga”.

Le ultime stime sul costo dell’area, risalenti a un paio di anni fa, parlavano di 24 milioni di euro, oltre alle necessarie bonifiche. “Quello che possiamo fare noi come amministrazione per agevolare le trattative – continua Vinacci – è favorire destinazioni d’uso che siano sostenibili e che qualche spazio resti pubblico”.

leggi anche
ex mira lanza teglia
Difficile rilancio
Ex Mira Lanza, buco nero da 25 milioni, il Municipio: “Lì sorga la Casa della Salute”
Generica
Buco nero
Ex Mira Lanza, entro fine mese giù il velo sui possibili acquirenti: aperture sui vincoli urbanistici

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.