Savona. Nel corso del tour elettorale a sostegno dei candidati sindaco del carroccio nella Riviera di Ponente, il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi è stato accompagnato anche dai due candidati liguri del partito di Matteo Salvini per le elezioni europee 2019, il genovese Marco Campomenosi e l’albenganese Cristina Porro.
“Abbiamo fatto una scelta importante: non mandiamo a Bruxelles persone senza esperienza ma, mirando ad eleggere un gruppo che potrebbe essere il più numeroso a livello europeo, puntiamo con convinzione su persone che abbiamo esperienza per dialogare al meglio con l’Europa. Questo è appunto il caso di Marco Campomenosi, da anni al lavoro nell’emiciclo con la Lega e vicesegretario generale del gruppo proprio a Bruxelles”, ha affermato Rixi.
Parole confermate dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e braccio destro di Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti: “Se i liguri ci credono e sostengono i loro candidati possono eleggere dei concittadini a Bruxelles. Certo è difficile, ma potete farcela e anche in questo caso capire che avere un collegamento diretto con Bruxelles è ormai fondamentale”.
L’albenganese Porro è l’attuale segretario cittadino della Lega ad Albenga, ex assessore al Bilancio della giunta Guarnieri, capogruppo della Lega in consiglio comunale e con un “peso” nel direttivo ligure della Lega. Campomenosi, invece, originario dell’entroterra di Genova, è vicesegretario generale del Gruppo Enf-Europa delle Nazioni e della Libertà al Parlamento europeo, dal 2005 al 2007 è stato assistente di Matteo Salvini a Bruxelles e, in seguito, consulente a Bruxelles per tutto il gruppo degli eurodeputati leghisti, in quanto ottimo conoscitore della macchina legislativa del Parlamento Europeo.
E Campomenosi, che dei due liguri in gara sembra essere quello con le chance più alte, ha dichiarato: “Ho lavorato prima con Matteo Salvini a Bruxelles e poi ho lavorato con il gruppo ENF, di cui sono il vicesegretario generale. Conosco molto bene la macchina europea e per questo ho accettato questa sfida. Contare a Bruxelles è molto difficile ma c’è bisogno di fare squadra per intercettare le opportunità e per fare ciò è necessario che il territorio sia rappresentato e presente. Per questo ho già parlato con il presidente Toti, suggerendo di rafforzare la presenza della Liguria, perché quando le decisioni arrivano in Italia è troppo tardi per poter agire sulle conseguenze di una direttiva o di un regolamento come abbiamo visto in passato”.