Oggi in Regione è stato presentato Lorenzo Tosa, unico candidato ligure di Più Europa Italia in Comune. Tosa, ex responsabile della comunicazione del M5S delinea intorno a tre assi i temi che intende portare in Europa: l’apertura, lo sviluppo economico e i diritti civili.
L’apertura, non solo fisica (quella dei porti, dei confini e dei territori), ma anche mentale, fondamento per la crescita culturale e per il progresso sociale. Uno dei suoi primi impegni, da europarlamentare, sarà portare il “Modello Riace” in Europa, “non a parole ma lavorando concretamente nelle commissioni, affinché questa straordinaria esperienza umana, sociale ed economica entri a far parte del prossimo programma settennale dei fondi strutturali di coesione, perché l’immigrazione, oggi percepita come un problema, si trasformi in una risorsa.
Lo sviluppo economico deve produrre al contempo ambiente e lavoro. Dire Sì TAV oggi non significa solo esser favorevoli ad un’opera strategica per l’Italia, ma scegliere l’idea di progresso e sviluppo di qui ai prossimi trent’anni: un paese interconnesso con l’Europa e i suoi cittadini, più competitivo, più veloce e più equo. E infine i diritti civili, che sono un tema da sempre prioritario per il candidato e la lista: “Assistiamo in Italia a una regressione culturale, sociale e civile, che ben si riassume nelle posizioni espresse nel congresso a Verona, e noi saremo sempre in prima linea affinché a tutte le famiglie e le persone sia garantita la libertà di esprimersi secondo le proprie inclinazioni, senza subire discriminazioni secondo i dettami della Costituzione”, specifica Tosa.
È stata presentata la squadra: +Europa, con la sua vocazione europeista e liberal-democratica, Italia in Comune, che porta il pragmatismo delle amministrazioni locali e dei Sindaci, Partito Socialista e componente socialista di +Europa, una storia politica radicata a Genova e in Liguria. In ultimo il sostegno della coalizione delle reti civiche del Nord Ovest rappresentate da Arcangelo Merella. Queste forze costituiscono, come hanno sottolineato gli esponenti presenti, un’alleanza per un Europa non di finanza, ma dei cittadini e dei territori, che superi l’ormai esausto stato-nazione con una spinta dal basso, dalla società civile da cui lo stesso Tosa proviene.
Tosa conclude che il vero voto utile e giusto è quello per +Europa Italia in Comune, perché i pochi voti che mancano per superare lo sbarramento al 4%, certamente sottraggono due seggi a sovranisti e anti-europeisti e aggiungono tre voci sinceramente europeiste. Tali seggi nell’Alde avranno un peso rilevante negli equilibri del nuovo Parlamento.