Genova. Sarà presa entro la fine della prossima settimana la decisione sull’utilizzo o meno dell’esplosivo per la demolizione delle pile 10 e 11 di ponte Morandi, che sorreggono il moncone di levante che sovrasta le case sfollate.
A spiegarlo, a margine di una conferenza stampa questa mattina, il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione, Marco Bucci. “Non ho ancora visto il progetto – aggiunge il primo cittadino – che deve arrivare tra oggi e domani. La settimana prossima la dedicheremo tutta ai controlli e arriveremo alla decisione definitiva. Questo è il mio programma”. Le aziende dell’ati dei demolitori, ormai da settimane, sono allo studio di un piano alternativo alla dinamite, dopo il rinvenimento di tracce di amianto, anche se in minime percentuali.
Così come a ponente – motivo per cui la pila 8 non è stata fatta saltare in aria – anche nel calcestruzzo a levante è stato trovato crisotilo in fibre (amianto naturale). L’alternativa alla dinamite deve fare i conti con la pericolosità di operare su una struttura in parte crollata, inoltre il taglio meccanico non esclude che vengano liberate fibre nell’ambiente. L’esplosivo, se utilizzato, si porterebbe dietro la necessità di evacuare fino a un migliaio di abitanti fino a che le polveri non saranno completamente abbattute e l’area bonificata.
Il sindaco ha anche annunciato che “dopo gli ultimi test che saranno fatti a metà della prossima settimana, arriveremo all’abolizione completa della zona rossa”.