Genova. Colpo a sorpresa in apertura di seduta del consiglio regionale della Liguria. Il consigliere della Lega Giovanni De Paoli e presidente della commissione Territorio e ambiente, abbandona il partito in piena polemica con i vertici regionali e nazionali, e passa al gruppo misto.
“Non condivido la linea politica di questo governo, non condivido certe scelte fatte in sanità da questa giunta – come riportano le agenzie Dire e Ansa – non condivido l’arroganza con cui esponenti della Lega trattano le istituzioni democratiche che non la pensano come loro, sventolando rosari e vangeli vari, non condivido e non sopporto più come lavora qualche assessore di questa giunta”
A portare De Paoli a questa clamorosa decisione sarebbero stati soprattutto i contrasti con la Lega regionale su chi sostenere alle prossime elezioni amministrative di Varese ligure. “Sono stufo di sopportare le angherie che questa Lega fa quotidianamente nei miei confronti- afferma il consigliere- mentre io sono qui a difendere gli interessi dei cittadini della Val di Vara, alcuni esponenti del Carroccio sono in Val di Vara a distribuire santini per una lista in contrapposizione a quella che sostengo io. Poiché ho sempre difeso e sempre difenderò i miei concittadini, le persone deboli, che hanno bisogno, lascio questo partito, se partito si può ancora chiamare, e aderisco per ora al gruppo misto”.
In ogni caso, De Paoli assicura che garantirà “il voto a questa maggioranza, con cui sono stato eletto, soprattuto per il rispetto e l’amicizia che mi legano a questo grande presidente Toti”. De Paoli era già noto alle cronache politiche per essere stato accusato di aver pronunciato una frase omofoba a margine di una commissione regionale: “Se avessi un figlio gay, lo brucerei in un forno”. Il diretto interessato ha sempre negato l’episodio ma il 9 luglio si terrà la prima udienza del processo nei suoi confronti.