Genova. Il Comune di Genova non può negare a Casapound lo spazio per il comizio conclusivo della campagna elettorale delle Europee che si terrà giovedì’ 23 maggio alle 18 in piazza Marsala, una delle diciannove piazze previste dal regolamento comunale per le iniziative elettorali. Lo ha spiegato il sindaco di Genova Marco Bucci rispondendo prima alla conferenza capigruppo e poi alla stampa dopo le proteste arrivate da Anpi, partiti e sindacati.
“Ci sono tre livelli di competenza – ha detto Bucci – c’è la competenza del sindaco ad autorizzare i luoghi dove si svolgono i comizi in campagna elettorale, c’è la competenza della Prefettura e del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che deve valutare che le iniziative avvengano in sicurezza e c’è infine la competenza di chi come un procuratore o anche un semplice cittadino può denunciare un partito come illegale. Io come sindaco ho competenze rispetto al primo livello, ma al momento, non ho nessuna indicazione rispetto agli altri due e se io prendessi l’iniziativa di dire a qualcuno che non pò parlare farei esattamente come si faceva prima del 1945”.
Domani intanto si riunirà in Prefettura il comitato per l’ordine e le sicurezza pubblica: “Vedremo domani cosa verrà detto al comitato e vedremo se qualcuno dirà che questa organizzazione è illegale. In uno di questi casi ci potrebbe essere motivo per non fare il comizio, se questo non dovesse succedere il comizio si deve fare”. “Sembra un discorso nudo e tecnico – spiega ancora il sindaco – ma si tratta di un partito e se nessuno mi dice che è illegale o il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica stabilisce che il rischio è troppo alto, io non posso fare nulla”.
Rispetto alla lettera aperta che questa mattina ha pubblicato Genova antifascista chiedendogli di far rispettare la mozione approvata dal consiglio comunale lo scorso anno in cui si vietavano gli spazi pubblici ai gruppi violenti che non rispettano i principi costituzionali il sindaco precisa: “Quella mozione riguarda la concezione di spazi pubblici non in campagna elettorale, mentre qui dobbiamo seguire un altro tipo di disposizioni che riguardano appunto l’attività politica di un partito che si presenta alle elezioni”.
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