Genova. Il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati ha chiesto la condanna a quattro anni per l’ex tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito, a processo insieme a altre tre persone nell’ambito dell’inchiesta sull’associazione a delinquere finalizzata a intercettare le commesse di aziende a partecipazione pubblica, tra cui Siram, Fincantieri e Grandi Navi Veloci.
Insieme a Belsito sono a processo anche Romolo Girardelli (chiesti per lui 3 anni e sei mesi) procacciatore d’affari, l’imprenditore Stefano Bonet (chiesti 5 anni) e Stefano Lombardelli, (chiesti tre anni) ex manager di Fincantieri. Il processo era stato trasferito da Milano a Genova su richiesta dei difensori, gli avvocati Giuseppe Maria Gallo e Maurizio Vinciguerra.
L’accusa, a diverso titolo, è di associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita, al riciclaggio e alla truffa. Tra i fatti contestati anche una truffa ai danni dello Stato per oltre 8 milioni, tra il 2010 e il 2011, per aver tratto in in inganno l’erario pubblico e consentito a Siram di beneficiare delle agevolazioni riconosciute dallo Stato, sotto forma di credito di imposta.
Secondo il pm, Belsito sarebbe stato un partecipe dell’associazione e non un promotore.
La Lega e il ministero dell’Interno sono costituiti parte civile. Il ministero, come da prassi, si è costituito in quanto il reato di associazione a delinquere è un reato contro l’ordine pubblico la cui tutela appunto spessa al ministero. La Lega si era invece costituita all’inizio del processo per danno all’immagine, sostenendo che dopo la vicenda e precisamente nelle elezioni amministrative del 2011, i voti al Carroccio erano calati dall’8 al 4% e chiedendo per questo un risarcimento che sarà quantificato nella prossima udienza.
La prossima udienza è prevista per il 23 maggio. La sentenza potrebbe arrivare il 17 giugno.