Genova. Alla faccia della scaramanzia, l’associazione dei piccoli azionisti di Banca Carige ha deciso di convocare per questo venerdì 17 maggio (al Bibi service di via XX Settembre a Genova) un’assemblea pubblica. L’obbiettivo: discutere dello stato dell’arte, nel processo di salvataggio dell’istituto, dopo gli ultimi tortuosi sviluppi delle ultime settimane.
“Il susseguirsi di cifre sempre al rialzo per quanto riguarda l’aumento di capitale, il ridursi del numero dei soggetti interessati e infine la rinuncia di Blackrock hanno introdotto ulteriori elementi di riflessione, incertezza e preoccupazione”, dicono dall’associazione. L’assemblea servirà quindi “per esporre analisi e considerazioni”.
L’appuntamento, si legge nella nota firmata dal consiglio direttivo dell’Associazione, “è esteso agli iscritti della associazione ma anche a azionisti, soci rilevanti, istituzioni e ai sindacati della Banca”.
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L’obiettivo dell’assemblea è – ha detto il presidente dell’associazione Silvio De Fecondo – di evitare che si attui un ennesimo esproprio ai danni di chi in questi anni ha già molto patito e contribuito alle sorti della Banca, ovvero i piccoli azionisti”.