Turismo balneare

Bandiere Blu, Liguria prima in Italia ma quel vessillo non significa che il nostro mare è il migliore

Genova presente con Camogli, Moneglia, Chiavari, Santa Margherita e Lavagna

paraggi villa silvio berlusconi

Genova. La riviera genovese – parliamo solo del levante – mantiene lo stesso numero di bandiere blu rispetto al 2018, mentre a livello ligure si sale da 28 a 30 portando la nostra regione a essere la prima in Italia, allungando rispetto alla Toscana.

Le spiagge genovesi che si aggiudicano la bandiera blu – i riconoscimenti assegnati dalla ong danese Fee, Foundation for Environmental Education, e che tengono conto non solo della qualità del mare ma anche dei servizi per il turismo – sono Camogli (spiaggia Camogli centro/Levante), Santa Margherita Ligure (Paraggi), Chiavari (zona gli scogli), Lavagna (lungomare), Moneglia (centrale). -vista anche la difficoltà attraversata dalle località balneari negli ultimi mesi – basti pensare alla mareggiata del 28 ottobre scorso – è un buon risultato.

“Si tratta della conferma di un percorso virtuoso fatto di valorizzazione delle nostre coste – dice il presidente della Regione Toti – attenzione all’ambiente e ai servizi, che viene premiato di anno in anno: grazie a questo il turismo ligure sta diventando sinonimo di turismo di qualità. Anche se la Liguria offre molto di più, non è il caso di dimenticare che il mare della Liguria è il più bello d’Italia. Il risultato di oggi – aggiunge – è il riconoscimento di un impegno costante, di squadra, fatto di collaborazione tra amministrazione regionale, enti locali e balneari, con l’unico obiettivo di per raggiungere standard sempre più elevati di qualità ambientale per le nostre località turistiche balneari”.

Non è proprio questione di “bellezza”, né di pulizia, tanto che non a caso le stesse spiagge flaggate con la bandiera blu sono spesso state bocciate dalle analisi di Goletta Verde (Legambiente). Per partecipare alla eventuale distribuzione degli ambiti vessilli, i soggetti interessati devono presentare una auto candidatura, rispondendo a un questionario in 12 punti oggetto poi di valutazione. Sono gli stessi “richiedenti” a fornire quindi i dati, dovendone poi rispondere in caso di verifica. Ma chi valuta le candidature sono, tra gli altri, anche un coordinamento degli assessorati al Turismo delle Regioni e i sindacati dei Balneari. Tra i partner inoltre figurano Associazione Nazionale Comuni Italiani e la Federazione Italiana Imprese Balneari.

Ad ogni modo, ecco l’elenco completo da Ponente a Levante: Bordighera (zona Ovest di capo Sant’Ampelio), Sanremo (Bussana), Taggia (Arma di Taggia), Riva Ligure (ex Bungalow), Santo Stefano al Mare (Baia azzurra), San Lorenzo al Mare (U’ Nustromu/Prima punta), Imperia (Borgo Marina), Ceriale (litorale), Borghetto Santo Spirito (litorale), Loano (spiaggia di Loano), Pietra Ligure (Ponente), Finale Ligure (spiaggia di malpasso/Baia dei saraceni), Noli (Capo Noli, zona Vittoria, zona Anita, Chiariventi), Spotorno (lido), Bergeggi (Il faro), Savona (Fornaci), Albisola Superiore (lido), Albissola Marina (lido), Celle Ligure (Levante), Varazze (Arrestra), Camogli (spiaggia Camogli centro/Levante), Santa Margherita Ligure (Paraggi), Chiavari (zona gli scogli), Lavagna (lungomare), Moneglia (centrale), Framura (Fornaci), Bonassola (lato Est e lato Ovest), Levanto (Ghiararo), Lerici (Baia blu), Ameglia (Fiumaretta).

Per quanto riguarda gli approdi, la Liguria ha ottenuto bandiere per: Sanremo (Portosole), Santo Stefano al Mare (Marina degli Aregai), San Lorenzo al Mare (Marina di San Lorenzo), Imperia (GoImperia), Andora (Marina di Andora), Alassio (Marina di Alassio), Loano (Marina di Loano), Varazze (Marina di Varazze), Chiavari (Marina di Chiavari), La Spezia (Porto Mirabello).

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.