Genova. Genova. E’ iniziato questa notte, terminerà il 4 giugno. Anche a Genova la comunità di fede islamica è dunque impegnata nella pratica del Ramadan, il mese sacro del calendario lunare islamico dedicato alla preghiera e al digiuno durante le ore diurne. L’islam in Italia è la seconda religione più diffusa dopo il cristianesimo (il sunnismo la seconda confessione dopo il cattolicesimo). La percentuale di persone di fede islamica, a seconda delle varie stime, varia tra il 2% e il 3% della popolazione.
L’osservanza del digiuno praticato in questi giorni è uno dei cinque pilastri dell’Islam, insieme alla professione di fede, all’elemosina, al pellegrinaggio alla Mecca e alla preghiera quotidiana. Dall’alba al tramonto non è prevista solo astinenza dal cibo e dall’acqua, ma anche da tabacco, rapporti sessuali e in generale da azioni e pensieri “cattivi”.
Come fanno? La giornata è scandita da un pasto, suhur, prima dell’aurora, dalla rottura del digiuno, iftar, quando fa buio, e naturalmente dalle preghiere, compresa tarawih, recitata solo in questa occasione. Anche a Genova i fedeli si organizzano per celebrare insieme ogni sera la rottura del digiuno, come accade alla centro preghiera di Coronata: da questa sera si svolgerà Salat Tarawih alle 22e30 (e fino alle 23e15 circa)
Sono esentati dal digiuno i minorenni, i vecchi, i malati, le donne che allattano o in gravidanza. Lo è temporaneamente anche chi è in viaggio e le donne durante il ciclo mestruale.