Storia e leggenda

Vobbia, la leggenda del ponte di Zan

Costruito dal diavolo in cambio dell'anima della prima persona che lo avrebbe oltrepassato

castello Vobbia

Vobbia. A Vobbia, nelle vicinanze del castello di Pietra, esiste un ponte chiamato “ponte di Zan”.

La leggenda narra che sia stato costruito dal diavolo per facilitare il transito dei cittadini, ma ad un prezzo: l’anima della prima persona che avrebbe attraversato il ponte al termine del lavoro.

Così Giovanni Malaspina, detto Zan in dialetto genovese, decise di mettere in atto il suo piano decidendo però di sacrificare il suo più fedele amico. Fece rotolare sul ponte una forma di formaggio facendola inseguire dal suo cane.

Dopo questo gesto di astuzia, il diavolo perseguitò Zan che, nel frattempo, diventò così ricco e famoso da dover seppellire tutte le proprie ricchezze accumulate ai piedi del ponte.

Proprio in quel momento il diavolo decise di lanciare una maledizione: chiunque avesse tentato di disseppellire quel tesoro sarebbe stato travolto da gigantesche frane.

Negli anni successivi venne costruita una chiesa proprio nel punto in cui fu seppellito il tesoro con l’obiettivo di scacciare la presenza del demonio. Il parroco versò sul terreno un’abbondante quantità di acqua benedetta e facendo il segno della croce. Da quel momento il tesoro venne disseppellito senza alcuna conseguenza.

Per il diavolo fu una seconda sconfitta.

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