Genova. Poco dopo le 11 sono state tolte le ultime transenne che chiudevano via Fillak, riaprendo la strada al traffico veicolare dopo 8 mesi da quel drammatico 14 agosto. Oggi come quel giorno sotto una pioggia battente.
La prima macchina a passare è stata una mercedes classe A, che tra gli applausi ha percorso l’arteria cardine del quartiere del Campasso.
Da adesso, quindi, la strada è riaperta e interamente percorribile da auto, moto e bus. Al momento ai pedoni non è ancora consentito il transito, anche se il primo cittadino, Marco Bucci, ha anticipato che, fatte le verifiche del caso, nelle prossime settimana potrebbe arrivare il via libera anche per le persone a piedi.
“Questa giornata non ha solo un valore simbolico ma reale perché la strada è aperta e quanto è ciò che tutti volevano – commenta Marco Bucci – Questo per me è un grosso segnale perché ormai abbiamo aperto tutte le strade e quindi la vita deve ritornare come prima, e dobbiamo fare tutto il possibile perché ciò accada. Ci stiamo impegnando e se lo facciamo tutti alla fine ce la facciamo”.
La strada, quindi, è aperta alle auto ma, spiega Bucci, a breve potrebbe essere anche libera per i pedoni. “Per adesso abbiamo aperto al traffico ma – spiega – ma tra qualche giorno, vedremo se possiamo aprire anche agli altri. Per adesso passano solo i veicoli per un motivo prudenziale, anche perché la zona rossa è ancora attiva, ma spero che presto si possa aprire anche ai pedoni. Non appena avremo la conferma di tutte le pile in sicurezza penso che sarà possibile aprire a tutti. Non abbiamo ancora la data precisa anche se penso che possa avvenire già nelle prossime settimane. Si tratta più di una questione amministrativa che tecnica”.
La strada, comunque, sarà interdetta quando ci saranno i lavori di abbattimento delle pile, ma sarà solo una cosa temporanea. “Via Fillak sarà chiusa solamente quando sarà abbattuta la pila, o ci saranno lavori specifici da fare – spiega il sindaco – ma penso che sarà solo questione di pochi giorni. La ricostruzione, invece, sarà più semplice perché si fanno le pile, poi si monta sopra l’impalcato, come abbiamo fatto in via Siffredi, dove abbiamo chiuso giusto qualche giorno”.