Genova. Potrebbe essere attuato già entro la fine dell’estate il provvedimento che vieterà la circolazione a Genova dei mezzi altamente inquinanti, autoveicoli, moto e scooter Euro 0 e 1 (i vecchi due tempi). Lo hanno spiegato il sindaco di Genova Marco Bucci e l’assessore alla Mobilità Stefano Balleari questa mattina a margine di una conferenza stampa sulla mobilità elettrica a palazzo Tursi. “Stiamo lavorando sulla delibera, sperando di portarla in approvazione in giunta entro la fine di aprile – ha detto Balleari – poi alla discussione in consiglio e infine all’attuazione entro la fine dell’estate”. Non si tratterà quindi di un’ordinanza, che avrebbe una durata limitata nel tempo, ma di un provvedimento definitivo. “Rientra nella strategia a lungo termine di questa amministrazione – ha sottolineato Bucci – per cui vogliamo gradualmente ridurre i mezzi a combustione interna”.
Il provvedimento non ricalcherà quella che era stata elaborata dalla precedente giunta Doria. “Ci ispireremo piuttosto – dice il sindaco – a città come Londra, Milano e più recentemente New York”. La logica sarà quella di un’estensione progressiva dei divieti ad aree concentriche, “semicerchi” dice Bucci, per cui al centro corrisponderanno maggiori limitazioni rispetto alle delegazioni, ponente, levante e vallate. “Dove c’è maggiore concentrazione abitativa sarà necessario intervenire maggiormente”, aggiunge. Non sono previste al momento deroghe per i mezzi storici, come le Vespe e in particolare i classici Px tanto diffusi in città.
I divieti saranno accompagnati, spiega l’assessore alla Mobilità, da una serie di incentivi per l’acquisto di scooter e biciclette a pedalata assistita. Genova avrebbe dovuto mettersi in regola in tema di inquinamento già da tempo. La Regione Liguria ha evidenziato come da 8 anni i limiti siano superati e sia stata avviata una procedura di infrazione da parte della commissione europea che porterebbe a una condanna di Genova. La scadenza del 1 marzo, per il capoluogo ligure, potrà avere una proroga vista la situazione particolare in cui si trova la città dopo il crollo di ponte Morandi. Le strategie regionali, elaborate anche per rispondere alle critiche sollevate da Bruxelles, parlano della progressiva introduzione di divieti fino al blocco degli euro 5 diesel.