Genova. “Abbiamo anticipato i tempi, sicuramente da quando amministriamo questa città, ma forse questo atteggiamento c’era anche prima, abbiamo sempre lavorato proponendo al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e alla prefettura quelle che erano le nostre iniziative da mettere in atto, dopodiché il comitato si esprimeva”.
Il sindaco di Genova Marco Bucci non si sente preso in causa, relativamente alla direttiva firmata dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e che consente ai funzionari del Viminale, i prefetti, di intervenire nelle zone delle città a rischio sicurezza in caso i sindaci non adottino misure efficaci.
Bucci, amministratore di centrodestra, ne condivide il senso: “Nel momento in cui ci siano dei sindaci non intenzionati a fare questo tipo di attività, per tanti motivi perché può darsi che abbiano anche altre priorità – sottolinea – credo che sia giusto che il prefetto metta in campo attività e iniziative utili, la sicurezza è una condizione fondamentale per tutti i cittadini e quindi è giusto lavorarci”.
Proprio nell’aprile scorso il Comune di Genova ha modificato il regolamento di polizia locale facendo scattare sanzioni pesanti e “daspo urbani” per contrastare fenomeni di degrado. “Tutte le iniziative per la sicurezza che abbiamo intrapreso negli ultimi venti mesi – dice Bucci – sono stati accettati da tutti e soprattutto dalla popolazione, che è ciò che più importa”.