Genova. “Stiamo lavorando, tutti. Noi abbiamo applaudito loro perché hanno tenuto duro e loro ci hanno ringraziato perché abbiamo mantenuto gli impegni presi”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini visitando la zona rossa a margine del cantiere del nuovo viadotto che sorgerà al posto del ‘Morandi’ crollato il 14 agosto 2018.
“Se questa settimana, come ci è stato garantito, nello ‘Sblocca cantieri’ arriverà la norma per la zona arancione – ha detto – ci saranno anche queste migliaia di genovesi che avranno quello che è giusto che abbiano. Diciamo che se tutti fanno la loro parte il problema si chiude”.
“Abbiamo giù fatto tanto – ha continuato Salvini – non è facile partire da un disastro e raccogliere affetto, fiducia, idee, suggerimenti e critiche quando è necessario ma sempre nel rispetto, venire qua in un sabato di aprile abbracciandosi e ringraziandosi reciprocamente. Un bell’esempio come i cittadini possano partecipare e suggerire e di come la politica ha il dovere di ascoltare e risolvere – ha concluso -. Quando la primavera prossima ci sarà il ponte nuovo sarà il massimo”.
“Romperemo le scatole” ha poi risposto Salvini a uno dei commercianti della zona arancione di ponte Morandi che chiedeva che il ministro si impegnasse personalmente a promuovere l’apertura di un tavolo con Aspi affinché la società si attivi per versare fondi anche alla categoria degli imprenditori del quartiere ai margini del cantiere del viadotto, in profonda crisi dal 14 agosto scorso.
“Messaggio ricevuto stiamo agendo progressivamente, palazzo per palazzo, risolveremo anche questa” ha aggiunto Salvini ascoltando la storia di Ivan Spagnolo, giovane genovese che ha aperto un negozio nella zona arancione tre giorni prima del crollo del ponte. “Non ci servono sospensioni delle imposte ne indennizzi ma liquidità” ha spiegato il ragazzo.
E su questo è intervenuto anche il viceministro a Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, presente alla visita del ministro Salvini: il provvedimento che darà il via libera agli indennizzi per gli abitanti e gli esercizi commerciali ai confini della zona rossa del ponte Morandi, interferiti dai lavori di demolizione e ricostruzione del ponte Morandi sarà contenuto nell’articolo 26 del decreto “Sblocca Cantieri”.
“Siamo arrivati alla stesura definitiva – ha sottolineato – dovremmo chiudere entro i primi giorni della prossima settimana, poi saranno sindaco e governatore che con le risorse già disponibili, che non si possono più ampliare, andranno a rifondere abitanti ed esercizi commerciali che non sono entrati nelle altre misure risarcitorie”.
“Siamo soddisfatti, finalmente abbiamo una certezza, lunedì o comunque nei prossimi giorni avremo quello che aspettiamo da sette mesi”, così Fabrizio Belotti, portavoce del comitato degli abitanti ai confini della zona rossa commenta l’incontro avuto con il ministro dell’Interno Matteo Salvini, il sottosegretario Edoardo Rixi e i due commissari Giovanni Toti e Marco Bucci al presidio di via Belotti, ai margini del cantiere Est di ponte Morandi. Un mese fa, per il comitato, l’incontro con il premier Giuseppe Conte che aveva assicurato che i fondi per gli indennizzi, richiesti per fronteggiare i disagi di chi dovrà convivere con i lavori di demolizione e ricostruzione del viadotto, erano stati stanziati. Oggi la notizia che il provvedimento per sbloccare quelle risorse sarà contenuto nel decreto cosiddetto Sblocca Cantieri. “Finalmente possiamo dire di essere arrivati alla fine di questa partita, non era scontato”, conclude Bellotti.