Genova. Circa 250 manifestanti stanno bloccando l’ingresso della stazione marittima di Genova. E’ la modalità di protesta scelta da antagonisti e antifascisti contro l’arrivo del vicepremier Matteo Salvini a Genova.
“Porti chiusi a Salvini, fuori i razzisti da Genova” si legge su uno degli striscioni stesi sull’asfalto. Gli antifascisti contestano le misure contenute nel decreto sicurezza senza tralasciare attacchi a Minniti, Partito Democratico, il precedente ministro dell’interno per gli accordi stretti con la Libia.
“Salvini che, col suo Decreto Sicurezza, inasprisce le pene per chi lotta e per chi non abbassa la testa. Salvini che vuole chiudere i porti italiani a chi fugge da quella miseria generata proprio dai governi e dalle multinazionali d’Europa – si legge nell’evento pubblicato su Facebook per convocare la proteste – Alla violenza razzista Genova dimostri di saper rispondere lottando”.
Poco dopo le 12,30 Una cortina di fumogeni, che ha invaso via Buozzi, e qualche petardo, hanno aperto il corteo degli antifascisti che si sta dirigendo verso ponente e non verso la Prefettura dove nel frattempo è arrivato il ministro dell’interno Matteo Salvini.
Applausi quando il corteo ha raggiunto la sede della comunità di San Benedetto al porto in omaggio a don Gallo. Dalla comunità è stato esposto lo striscione “in direzione ostinata e contraria”.
Il corteo è poi proseguito verso San Benigno dove è stato bloccato varco Albertazzi, uno degli accessi al porto commerciale di Sampierdarena, tra fumogeni, musica e slogan contro la Lega. Alle 14 il corteo si è sciolto senza momenti di tensione.