Genova. Sabato scorso forse il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini avrebbe potuto spiegare a Genova e alla Liguria cosa stesse accadendo a Roma e perché, di punto in bianco, per far cambiare i piani sul futuro di Piaggio Aero e dei suoi oltre 1000 dipendenti tra Genova e Savona (per non parlare dell’indotto). Ma la questione non è stata affrontata. D’altronde il tema dello sviluppo è uno dei terreni più caldi di scontro tra le componenti del governo.
Ad ogni modo, la convocazione dell’incontro atteso dai sindacati non è arrivata e quindi oggi sciopero e manifestazione sotto forma di presidio davanti alla prefettura di Genova per i dipendenti di Piaggio Aero degli stabilimenti di Villanova d’Albenga e Sestri Ponente. Sempre oggi, verso mezzogiorno, incontro tra i sindacati e il presidente della Regione Giovanni Toti.
Lo stato di agitazione è stato deciso dai sindacati dopo l’annuncio da parte del commissario Vincenzo Nicastro dell’avvio della cassa integrazione per 1027 dipendenti. Gli stipendi sono garantiti solo per aprile. Poi si vedrà.
A rendere incerto il futuro di Piaggio è la melina del governo sulla commessa di 250 milioni di euro per la produzione di quattro droni P1HH per la Difesa.