Genova. Ha detto di essere stato in Donbass ma di non avere combattuto e di non essere stato pagato, ma che era andato solo per difendere la popolazione. E’ quanto ha dichiarato Vladimir Vrbitchii, operaio di origine moldava, davanti al gup Luisa Avanzino nel corso dell’udienza preliminare che lo vede imputato insieme ad altre due persone. L’udienza nasce dall’indagine della procura di Genova, coordinata dal sostituto procuratore Federico Manotti, sul reclutamento di mercenari per la guerra in Donbass accanto alle truppe filorusse.
Insieme a Vrbitchii erano stati arrestati Antonio Cataldo (che lo scorso 5 marzo ha chiesto di patteggiare la pena di 2 anni e 8 mesi) e Olsi Krutani, albanese sedicente ex ufficiale delle aviotruppe russe. Krutani è stato sentito anche lui oggi davanti al gup e ha negato di essere un reclutatore di miliziani, come invece sostenuto dall’accusa. Vrbitchii e Krutani hanno chiesto di essere processati con rito abbreviato.
La prossima udienza è fissata per il 20 maggio. L’inchiesta era nata nel 2013 nell’ambito dell’area skinhead ligure. I tre, che si trovano oggi tutti agli arresti domiciliari, sono accusati di associazione a delinquere. finalizzata al reclutamento e al finanziamento di mercenari combattenti. Oltre agli arrestati, gli indagati sono una quindicina.