Genova. Lungomare Canepa, le alberature scelte fanno discutere. Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Iacopo Gibelli, architetto e ingegnere edile genovese.
“Vi scrivo per segnalare che il Comune, allo scopo di mitigare la rabbia degli abitanti di lungomare Canepa per via del deterioramento delle condizioni ambientali della via, trasformata in una sorta di autostrada urbana, sta installando una serie di fioriere e alcuni alberelli striminziti (sembrerebbero della tipologia più economica disponibile sul mercato) che per di più, essendo caducifoglie, saranno completamente nudi e spogli per 7 mesi all’anno. Per avere un senso, la “barriera verde” deve prevedere essenze prestigiose e per lo più sempreverdi, che assorbono smog e rumore tutto l’anno, come magnolie, lecci, pini, palme, oleandri. Si veda l’esempio, finalmente completato, della fascia di rispetto di Pra’”.
Gibelli ha preparato un render che mostra come sarebbe lungomare Canepa utilizzando magnolie, oleandri e palme (del tipo Washingtonia, resistente al punteruolo rosso): “bello e verde tutto l’anno. È solo un esempio, ci sono molte possibilità, ma quelle da me proposte sono tutte piante che già sono utilizzate con successo a Genova, anche in strade altamente trafficate (oleandri -> via Buozzi; magnolie -> piazza Corvetto; Washingtonia -> lungomare di Pegli, Fiumara, eccetera), perché in lungomare Canepa si è invece puntato al minimo e allo squallore? Addirittura stanno piantando alcuni arbusti nell’asfalto. Invece si potrebbe farne un magnifico viale, come avrebbero fatto a Marsiglia, Nizza o Barcellona, restituendo a questa strada martoriata almeno la dignità visiva di un “lungomare”, oggi rimasto tale solo nel toponimo”.