Dibattito

Intelligenza artificiale: opportunità e rischi. Il workshop aperto al pubblico per capire l’impatto della tecnologia sulla società

Mercoledì 17 aprile 2019 - ore 14.30 - Dipartimento di Economia dell’Università di Genova, via Vivaldi 5

cristina pozzi

Genova. L’intelligenza artificiale, IA, è tra noi e le sue applicazioni interessano tantissimi ambiti, anche molto distanti tra loro. Quali saranno gli impatti di questa tecnologia? Riusciremo a sfruttarla a nostro vantaggio o finiremo per subirla?

Se ne parlerà mercoledì 17 aprile, dalle 14.30, nella sede del Dipartimento di Economia dell’Università di Genova (via Francesco Vivaldi 5) nell’ambito di un workshop organizzato da Impactscool, realtà che si occupa di formazione e divulgazione scientifica sulle nuove tecnologie e il futuro, in collaborazione con Nicoletta Buratti, docente di Management e Marketing dell’innovazione nel corso di laurea magistrale in Management.

L’incontro, rivolto agli studenti del corso di laurea in Management ma aperto a tutti, sarà tenuto da Cristina Pozzi, Amministratore delegato e Co-fondatrice di Impactscool, di recente nominata tra gli Young Global Leaders del World Economic Forum.

Il workshop ha l’obiettivo di osservare e comprendere le applicazioni presenti e future dell’intelligenza artificiale, le opportunità che offre, ma anche i suoi limiti e le sfide etiche che ci pone di fronte.

Dopo una prima parte di lezione frontale, i partecipanti, divisi in gruppi, lavoreranno su alcuni scenari ambientati nel futuro che avranno l’IA come protagonista e saranno chiamati a dibattere sugli impatti che questa tecnologia avrà sulla nostra società.

Debate Tech è uno dei format didattici proposti da Impactscool nelle scuole e nelle università italiane. I partecipanti al workshop sono chiamati a preparare e sostenere un dibattito sulle applicazioni delle tecnologie emergenti che possiamo immaginare in scenari futuri.

La rapida diffusione di tecnologie come intelligenza artificiale, robotica, blockchain, stampa 3d, realtà virtuale e realtà aumentata ci pone di fronte a quesiti cruciali anche dal punto di vista etico e morale. La società dovrà essere in grado di affrontare il grande cambiamento in atto, ma per farlo servono strumenti e una maggiore consapevolezza.

“Non esistono tecnologie buone o cattive, – spiega Cristina Pozzi – tutto dipende dall’uso che ne facciamo e da come riusciamo a gestirle. Questo format ha l’obiettivo di stimolare domande tra i ragazzi e li invita a riflettere sugli impatti che queste tecnologie hanno e avranno sulla società”.

Cristina Pozzi
si definisce una Future Maker, un’attivista che mira alla divulgazione del futuro e della riflessione etica sulle nuove tecnologie emergenti. È Co-fondatrice e Amministratore Delegato di Impactscool, organizzazione aperta che porta formazione e dibattito sulle nuove tecnologie e sui loro impatti sociali oltre ad insegnare gli strumenti essenziali di educazione al futuro. Cristina ha un passato imprenditoriale di successo ed è investitrice, advisor e mentor di numerose start-up a livello nazionale e internazionale. Grazie a lavoro svolto con Impactscool e al suo percorso professionale Cristina è diventata un membro dei Young Global Leader del World Economic Forum (2019-2024), unica italiana scelta.

Impactscool. Fondata nel 2017 da Cristina Pozzi, Andrea Dusi e Andrea Geremicca, imprenditori e angel investor di diverse startup ad alto contenuto tecnologico italiane e internazionali, Impactscool organizza attività di formazione e divulgazione su tematiche legate al futuro, all’innovazione e alla comprensione delle tecnologie emergenti e dei loro impatti sulla società. In poco più di due anni di attività, Impactscool ha formato oltre 14mila ragazzi in più di 250 eventi organizzati in Italia e all’estero, anche grazie al supporto di una community di oltre 50 Ambassador.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.