Ripercussioni

Inchiesta ponte Morandi, il perito svizzero che ha parlato della corrosione degli stralli in tv rischia la rimozione

Ai periti era stato espressamente vietato, dalla procura, di rilasciare dichiarazioni ai media

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Genova. Qualche giorno fa ha suscitato scalpore l’intervista realizzata dai giornalisti della tv svizzera Rsi a Bernhard Elsener, uno dei tre periti nominati dal gip Angela Nutini nell’ambito dell’inchiesta sul crollo di ponte Morandi. Nel corso della trasmissione Falò, giovedì sera, è stato mandato in onda il documentario “43. Il ponte spezzato” ed Elsener, in studio, ha raccontato della corrosione dello strallo della pila numero 9, crollata il 14 agosto, affermando che avrebbe dovuto essere mantenuta meglio. Ma la relazione finale sullo stato di salute del viadotto non è ancora stata depositata e messa a disposizione delle parti.

I legali di Autostrade e Spea avevano già minacciato azioni contro il professore, che ha espresso osservazioni pesanti a indagini in corso. Ora il gip Angela Nutini pensa ad una possibile rimozione di Elsener dall’incarico. Lo anticipano questa mattina Repubblica e SecoloXIX. Questo perché ai periti era stato espressamente vietato, dalla procura, di rilasciare dichiarazioni ai media.

I giornalisti svizzeri, Philippe Blanc in primo luogo, hanno fatto il loro mestiere ma adesso il processo, in caso di rimozione del perito, rischia un nuovo, ennesimo, ritardo.

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