Genova. Marco Giampaolo è il primo allenatore della Sampdoria che è riuscito a passare “indenne” ben sei derby: 4 vittorie e due pareggi. “Una grande soddisfazione – dice – sappiamo che i derby pesano in città, non abbiamo conosciuto la delusione della sconfitta, ma è chiaro che è stato raggiunto grazie a chi mi ha messo nelle condizioni di poterlo fare: i calciatori in primis, ma anche il club, e il sostegno incessante dei nostri tifosi”.
Il mister svela la sua ricetta: “Nel derby sei catapultato in una bolla surreale, si giocano due match, uno sul piano tecnico e uno sul piano emozionale, in quest’ultimo puoi disperdere energie in isterismi e se invece riesci a essere più freddo possibile, te lo giochi meglio”. Giampaolo confida che non è stato semplice sfuggire da questa logica, “ecco perché i giocatori sono stati bravi, anche in quelle caratteristiche che sono lontane dalle nostre: la carogna giusta, la cattiveria giusta. Il Genoa era sagomato a uomo, ha cercato di impedirci di giocare, le situazioni 3 contro 3 le abbiamo conosciute dopo il vantaggio”.
Aver scandito la settimana in maniera normale, tenendo la squadra tranquilla, è stata una delle chiavi vincenti: “Il Genoa ha avuto tanti ammoniti, se perdi la serenità e se la partita diventa una corrida, hai meno chance di vincerla, ma fino a quanto puoi essere lucido e freddo? Ma noi abbiamo portato avanti un’idea affinché i calciatori potessero scindere i due piani. Poi sono sentimenti diversi, è il peso del derby, della partita, che ci dà la possibilità di rientrare in un discorso di media visione. Non si molla niente, è un trampolino per ripartire e giocarci le nostre chance”.
Per questo il tempo dei festeggiamenti deve durare poco “per noi – sorride Giampaolo – per i tifosi può durare quanto vogliono. È doveroso star lì sino all’ultima giornata, è il giusto premio”.
Sulle questioni societarie Giampaolo è chiaro: “Non sono state mai motivo di discussione coi giocatori, loro pensano a giocare, ad allenarsi, gli stipendi vengono pagati, ci fosse una situazione diversa dal punto di vista economico sarebbe diverso. Il percorso che il club sta portando avanti non si ripercuote sulla squadra”.