Genova. Non parla dell’arbitro, ma dell’esperienza dei giocatori nel cadere o non cadere al momento giusto Marco Giampaolo. È stato questo a fare la differenza, secondo il mister blucerchiato: un fallo non visto di Schick su Vieira in occasione della rete di De Rossi, con il giovane centrocampista che resta in piedi un po’ ingenuamente, una caduta “tattica” del capitano giallorosso durante il colpo di testa vincente di Andersen, poi annullato.
Ricorda una battuta fatta proprio a De Rossi e Totti, quando lui allenava il Siena: “Quando smetterete di arbitrare la partita?“, ma anche questa è esperienza.
Sulla sua squadra non ha molto da dire: “Abbiamo dato fondo a tutte le energie residue, la Samp non meritava di perdere. I giocatori hanno dato tutto per vincerla”.
Il derby diventa decisivo per continuare a sperare nella corsa europea, Giampaolo è consapevole che ora c’è meno margine fino alla fine: “Dobbiamo fare qualche colpo importante e nessun passo indietro”.
La prestazione di Gabbiadini, subentrato nella ripresa, non è forse stata incisiva come ci si poteva aspettare, ma le dichiarazioni di Giampaolo sono a difesa della sua squadra: “Complessivamente hanno fatto bene, nessuno è stato indolente, tutti sono rimasti attaccati alla partita, sono contento di tutti, non del risultato”.
Giampaolo è consapevole che manca qualcosa, “credo sia normale, ma non ci dobbiamo rassegnare al fatto che lo sia, non accetterò mai di pensare che sono inferiore alla Roma. Dobbiamo capire quali sono i margini di crescita In queste partite manca la pennellata finale, dobbiamo andarla a cercare, a capire come farla”.
I giornalisti romani provano anche a stuzzicarlo su un possibile cambio di piazza l’anno prossimo, ma lui è lapidario: “Mi piace Genova”.