30ª giornata

Genoa, è una Caporetto contro l’Inter: 0-4 con Romero espulsorisultati

Squadra senza identità, né leader, che a Napoli giocherà senza i due centrali titolari

gradinata nord genoa-inter

Genova. Una sconfitta preoccupante per la pochezza vista in campo. Un Genoa irriconoscibile rispetto alla vittoria contro la Juventus. Il Grifone contro l’Inter, sommando anche l’andata, ha subito 9 reti non segnandone nessuna. Visti i risultati delle squadre alle spalle dei rossoblù c’è da preoccuparsi. Squadra molle, senza una guida, schierata senza un regista in grado di impostare il gioco, né un esterno in grado di saltare l’uomo. Finisce 0-4 sotto i fischi del Ferraris, i cori contro Enrico Preziosi e l’invito a tirare fuori gli attributi.

Primo tempo: Genoa senza idee e arrendevole

Nell’Inter c’è Icardi, rientrato tra i convocati dopo i dissidi con compagni e società, fischiatissimo alla lettura delle formazioni. Genoa con Pezzella a sinistra, al posto dello squalificato Criscito. Sanabria e Kouamé sono i vertici offensivi del 4-4-2 di Prandelli. Sturaro è il capitano, esterno destro di un centrocampo fatto di soli mediani: Rolòn, Lerager e Radovanovic.

Kouamé e Sanabria sembrano cercarsi più del solito in un primo tempo in cui il Genoa fa una fatica pazzesca e sembra davvero smarrito. L’Inter ha maggiori motivazioni sin dall’inizio e anche fisicamente sta meglio dei rossoblù.

Dopo un paio di tentativi abbastanza velleitari, gli ospiti passano in vantaggio al 15′ con Gagliardini: capitalizza un cross basso di Asamoah, difesa del Genoa non pervenuta, che lascia scorrere il pallone per tutta l’area di rigore, velo di Perisic, Rolon non compie il suo dovere e Pezzella non arriva ad anticipare il centrocampista.

Proprio Pezzella è uno dei punti deboli della squadra, dalle sue parti l’Inter riesce ad affondare sistematicamente. Cinque minuti dopo il Genoa mostra di essere ancora in confusione, concedendo praterie a Nainggolan e Icardi: il belga serve l’ex capitano che, solo davanti a Radu, preferisce la potenza alla precisione, colpendo il palo.

L’unica occasione degna di nota per il Grifone è il colpo di testa di Kouamé (il migliore dei suoi), su calcio piazzato di Sturaro (unico a salvarsi nel naufragio rossoblù): buona scelta di tempo, palla sopra la traversa (28′).

Piove letteralmente sul bagnato quando al 39′ Romero strattona Icardi in area di rigore. L’attaccante dell’Inter accentua un po’ la caduta, ma il calcio di rigore è piuttosto netto. Il cartellino rosso è la punizione peggiore: Zukanovic, ammonito, era in diffida, quindi la trasferta di Napoli sarà affrontata senza i due centrali titolari. Sul dischetto si presenta proprio Icardi, che sotto la Nord aspetta il movimento di Radu, rallentando la corsa per spiazzarlo.

Prandelli toglie Sanabria per Biraschi che si sistema accanto a Zukanovic, lasciando il solo Kouamé a districarsi con i difensori neroazzurri (stasera in bianco), un cambio che si potrebbe interpretare come un tentativo di non subire troppe reti, visto l’andazzo, ma che si rivelerà errato.

Secondo tempo, di male in peggio

Nella ripresa il Genoa sembra non aver la forza mentale per tentare un recupero. Poche idee e confuse, con il solo Kouamé a provarci. All’53’ l’attaccante rossoblù tenta il rasoterra sfruttando una lunga rimessa laterale, ma non imprime né la potenza né l’angolazione necessaria per impensierire Handanovic.

A far di nuovo centro è invece l’Inter con i due giocatori protagonisti delle voci che avrebbero dovuto restare nello spogliatoio: assist di Icardi per Perisic, piatto destro che lascia Radu senza scampo (54′). Nella Nord ricomincia la contestazione contro Enrico Preziosi, compare anche uno striscione.

La squadra è allo sbando, Prandelli si sgola in panchina per cercare almeno di evitare il tracollo, ma i giocatori passeggiano. Il solo Rolon accenna a pressare. Dentro Bessa per Sturaro, ma la situazione non cambia troppo, il brasiliano dimostra almeno un po’ di buona volontà nell’innescare Kouamé, che di tacco prova a beffare Handanovic, senza successo . Si scivola in una lenta agonia verso il 90′, rischiando prima di subire il quarto gol al 74′ con Radu che mette una pezza sul tiro di Politano e poi prendendolo per davvero ancora con Gagliardini, che insacca di testa sul corner battuto da Perisic (81′). Gagliardini, come all’andata, ha firmato una doppietta: quattro dei suoi cinque gol sono stati segnati contro il Genoa.

Genoa-Inter 0-4

Reti: 15′ Gagliardini; 40′ Icardi (R); 54′ Perisic; 81′ Gagliardini

Genoa: Radu, Pereira, Romero, Zukanovic, Pezzella, Lerager, Radovanovic (81′ Mazzitelli), Rolon, Sturaro (65′ Bessa), Sanabria (41′ Biraschi), Kouamé.

A disposizione: Marchetti, Jandrei, Gunter, Lapadula, Pandev, Lazovic, Bessa, Lakikevic, Favilli, Veloso

Allenatore: Prandelli

Inter: Handanovic, D’Ambrosio, Miranda, Skriniar, Asamoah, Gagliardini, Brozovic (65′ Joao Mario), Politano (74′ Borja Valero), Nainggolan, Perisic, Icardi (80′ Keita).

A disposizione: Padelli, Vecino, Ranocchia, Cédric, Dalbert, Colidio, Salcedo, Candreva

Allenatore: Spalletti

Arbitro: Mariani di Aprilia

Ammoniti: Lerager, Zukanovic (G); Asamoah (I)

Espulso: Romero 39′

Spettatori: paganti 3.861, incasso 99.065 euro, 18.004 abbonati, 177.837 euro la quota gara.

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