Genova. Una nuova manifestazione contro i fumi delle navi in porto, dopo quella dello scorso anno alla stazione marittima, è stata organizzata per il 21 maggio da un gruppo di cittadini riuniti nel comitato tutela ambientale Genova.
Quest’anno si legge nel volantino che convoca l’appuntamento ù2abbiamo parlato con armatori, capitaneria, enti locali, e proposto una bozza di accordo per l’utilizzo di combustibile a basso tenore di solo già a partire da 10 miglia dal porto, ma gli armatori sono rimasti sordi”
Oggi le navi continuano ad avere limiti sulle emissioni “meno restrittivi di quelle di un’auto o di un impianto terrestre pur essendo delle vere e proprie centrali galleggianti. Circolano traghetti anteriori al 2000 con motori che producono incombusti e polveri che si depositano a chilometri di distanza”
La stessa Arpal, segnala il documento, “spiega le le sorgenti che emettono le maggiori quantità inquinanti sono le attività marittime (62%), in particolare le navi in stazionamento, seguite dal trasporto su strada (26%)”.
I promotori chiedono fra l’altro controlli più numerosi ed efficaci sulle navi in arrivo, l’allontanamento dei traghetti più obsoleti e rumorosi, l’elettrificazione delle banchine e il monitoraggio della qualità dell’aria con centraline dedicate sul porto. L’appuntamento è per il 21 maggio a fuori dall’auditorium dell’istitituto navale della Darsena.