Genova. “I soldi non soltanto ci sono e saranno dati a tutti coloro che ne faranno richiesta, ma probabilmente avanzeranno, così come è accaduto con i fondi per la cassa in deroga”. Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e commissario per l’emergenza di ponte Morandi, a margine del sopralluogo sui cantieri per la passeggiata di Voltri, risponde alle critiche delle ultime ore, scaturite a causa di un refuso nel testo del bando di assegnazione dei 15 mila euro una tantum destinati da artigiani e negozianti danneggiati dal crollo di ponte Morandi in base al decreto Genova.
“I soldi del plafond a disposizione sono superiori alle richieste di risarcimento che abbiamo ricevuto finora – afferma il governatore – abbiamo iniziato da chi aveva avuto più problemi, ovvero da chi aveva dovuto chiudere per 30 giorni consecutivamente, poi 15, poi 7 e ora metteremo a posto il bando per chi ha chiuso l’attività per meno di 7 giorni anche non consecutivi”. Toti aggiunge: “Se qualcuno la smettesse di fare polemiche sterili e qualcun altro la smettesse di farsi strumentalizzare forse riusciremmo tutti a lavorare tutti meglio”. Nel caso dei fondi “avanzati” dalla cassa in deroga (le richieste sono state inferiori rispetto al plafond stanziato) Toti spiega che “saranno restituiti allo Stato”.
A proposito di aiuti al settore, si attende ancora che il governo metta a punto la norma all’interno del decreto cosiddetto “sblocca cantieri” per attivare gli indennizzi per gli abitanti ai margini della zona rossa di ponte Morandi: “Stiamo studiando la forma giuridica che permetta ai commissari di sedersi al tavolo e procedere ai risarcimenti – spiega Giovanni Toti – la legge regionale Pris è già pronta, ma il governo deve darci un articolo di legge chiaro”. Dal momento della pubblicazione, aggiunge il sindaco e commissario Marco Bucci: “Avremo gli indennizzi in tempi brevissimi, una, al massimo due settimane”.