Genova. La prefettura ha deciso di prorogare fino al 15 aprile, almeno, l’organizzazione attuale dell’accoglienza dei migranti in provincia di Genova. Si tratta di 1630 stranieri richiedenti protezione.
Dopo la decisione di alcune cooperative e associazioni di uscire dal sistema Cas non partecipando ai nuovi bandi, in segno di protesta con alcune nuove regole imposte con il decreto Salvini, 300 uomini rischiavano di non avere più un posto dove stare.
Fra i “ribelli” al Viminale Arci, Coopsse, Coserco e Auxilium Caritas che non accettano il taglio della diaria da 35 a 18 euro a persone e quindi la necessità di tagliare servizi e percorsi di formazione riducendo il ruolo delle associazioni a quello di albergatori, secondo chi protesta.
La prefettura sta cercando di capire se chi ha deciso di partecipare comunque al bando possa ospitare anche i migranti gestiti dagli altri. Realtà come Migrantes, Cesto, Agorà e Croce Bianca sono ancora della partita.