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Stop a moto e auto vecchie, taxi elettrici ed efficienza energetica. Il piano del Comune per la qualità dell’aria

E subito un tavolo con l'Autorità Portuale per mitigare l'impatto del porto

Smog

Genova. Accelerare la crescita del mobilità elettrica, spingere per ridurre l’impatto del porto, efficientare gli edifici pubblici da punto di vista energetico e limitare fortemente la circolazione al parco auto/moto vetusto e considerato più inquinante.

Sono questi i cardini del nuovo piano di risanamento e tutela della qualità dell’aria, approvato ieri sera dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore all’ambiente Matteo Campora. La civica amministrazione, in questo modo risponde alle direttive di Regione Liguria che entro i primi mesi del 2019 “obbligavano” Genova a prendere provvedimenti nell’ambito.

Certo, pesa ancora la questione Ponte Morandi, per cui queste intenzioni dovranno poi essere messe in pratica. Il punto che potrebbe toccare maggiormente l’opinione pubblica è quello riguardo le limitazioni alla circolazione: l’amministrazione comunale sta studiando la possibilità di vietare – “dando il debito preavviso ai cittadini”, come si legge nella nota stampa che annuncia la possibile misura – dal lunedì al venerdì (ore 7-19) la circolazione in una zona centrale della città di autoveicoli e moto a benzina di categoria Euro 1 o inferiori, e diesel Euro 2 o inferiori.

Tra le misure previste ci sono una decisa azione di promozione della mobilità elettrica, anche attraverso l’utilizzo di taxi elettrici e progetti di installazione di infrastrutture di ricarica così come definito dal Piano di Mobilità Sostenibile, e un’accelerazione della riduzione dell’impatto ambientale delle attività portuali. In particolare verrà istituito un tavolo istituzionale di lavoro per valutare – tra l’altro – azioni quali l’elettrificazione delle banchine per l’alimentazione elettrica delle navi all’ormeggio, la promozione di combustibili a basso tenore di zolfo e l’ottimizzazione degli orari dei traghetti per mitigar l’effetto del traffico indotto. Cristina Lodi, capogruppo del Pd in consiglio comunale, ricorda che esiste un documento votato all unanimità dal consiglio, presentato dal Pd il 30 gennaio 2018 che richiedeva maggiori controlli e un tavolo tra istituzioni armatori comitati.

Nel Piano sono previste, tra le molte misure, un progetto di Energy management del patrimonio A.R.T.E., un piano di risparmio energetico negli edifici scolastici e l’incentivazione della soft mobility-ciclabilità.

E poi anche qualche norma che regola in buon senso: sarà fatto obbligo su tutto il territorio comunale di spegnere i motori degli autobus nella fase di stazionamento ai capolinea e dei veicoli merci durante le fasi di carico e scarico.

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